Orsi saluta, ma non troppo: “Schio una città migliore, se eletto siederò in consiglio”
Sta per chiudersi una parentesi lunga dieci anni in quel di Schio dove quel 25 maggio 2014, chiuse le urne del primo turno, solo pochissimi con un alto tasso di spregiudicatezza avrebbero scommesso sulla vittoria del civico Valter Orsi, indietro di oltre 20 punti percentuali rispetto al candidato del centrosinistra Dario Tomasi.
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Una storia di attaccamento e di passione per la buona amministrazione quella raccontata dal primo cittadino del terzo centro urbano più popoloso della provincia di Vicenza che confessa come, norme permettendo, un terzo mandato lo avrebbe convintamente affrontato anche lui: “La verità è che quando sei immerso in un impegno totalizzante come quello di sindaco – spiega Orsi – vorresti poter proseguire per portare a termine tutto quello che avevi iniziato. In dieci anni abbiamo oggettivamente fatto tanto e i 130 milioni di investimenti lo testimoniano: dagli interventi di miglioramento sismico di ponti ed istituti scolastici, ai lavori di contrasto al dissesto idrogeologico di una fascia collinare e pedemontana troppo spesso dimenticata, passando per il potenziamento della rete idrica con azioni di efficientamento che stanno facendo risparmiare una risorsa come l’acqua che sarà un tema dirimente del futuro prossimo”.
Ma se c’è una cosa che rende orgoglioso il tecnico ed imprenditore prestato alla politica è senz’altro il Faber Box: “Oggi è un grande polo di condivisione a favore dei nostri giovani – incalza Orsi – un grande contenitore di idee e di iniziative che abbiamo portato avanti con grande determinazione, pur ereditato da volontà precedenti alla nostra amministrazione: innovando e migliorando il progetto iniziale che aveva rischiato di naufragare e che invece, come tutti i buoni progetti, deve andare avanti indipendentemente dalla paternità”.
E a proposito di continuità, sono per la sua vice Cristina Marigo, le parole più accorate dopo anni di lavoro fianco a fianco: “Ha dimostrato sul campo delle capacità e sarebbe bello vedere un collega proseguire sul solco di quanto avviato – racconta il sindaco di Schio – ed io sarò lieto di sedere tra i banchi del consiglio. Alle cariche proprio non ci pensiamo: c’è un progetto da perorare ed è bene, per ora, essere molto concentrati su questo”.
Sport e infrastrutture con una grande attenzione ai progetti di inclusione come tappa intermedia e tanto ancora su cui impegnarsi: “Dalla questione Fabbrica Alta finalmente sbloccata e con una progettualità tra pubblico e privato che nelle intenzioni vorremmo far progredire di pari passo – chiosa Orsi – ma anche la rigenerazione di molte altre aeree urbane grazie a risorse del PNRR. Se rieletti insomma, non dovremo perdere tempo a pensare troppo a cosa fare, liberi come siamo da vincoli partitici ma con l’operatività che confido ci venga riconosciuta, saremo subito impegnati a testa bassa, ancora una volta per Schio”.