E’ partito il viaggio della “Valigia di Caterina”: oltre 5mila euro per le donne vittime di violenza
Le cronache continuano ad essere impietose: due donne ammazzate a Milano, dal marito e da un conoscente, nell’ultima settimana, altrettante violenze a due giovani (una cosparsa con la benzina, l’altra sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato) nei primi giorni dell’anno, e a Vicenza giovedì un uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio della moglie, dopo un accoltellamento. Fortunatamente, però, crescono anche le iniziative che mirano a contrastare la violenza sulle donne, fornendo un aiuto per ripartire.
E’ questo il senso della “Valigia di Caterina”, il progetto promosso dall’assessorato alla Comunità e alle Famiglie del Comune di Vicenza che mira e raccogliere risorse economiche, umane, professionali per le donne che escono dal circuito della violenza, e che ha già i primi fondi per partire.
E’ di 5.395 euro il contributo in denaro che andrà a fornire gli “accessori” delle prime valigie, importo raggiunto grazie alle generose donazioni raccolte sabato sera durante il concerto gospel organizzato ad hoc al teatro San Marco, e alla collaborazione dei primi sostenitori del progetto, il Lions Club Vicenza Palladio e l’associazione Donne Medico.
“La valigia di Caterina” rappresenta un progetto sperimentale innovativo destinato alle donne in stato di disagio e di vulnerabilità seguite dai servizi sociali di base, dal servizio di tutela e protezione dei minori o dal Centro Antiviolenza che hanno maturato, con gli operatori di riferimento, percorsi di autonomia verso una nuova vita (si stima siano almeno 30 in questa situazione). A loro sarà assegnata “La valigia di Caterina”, dotata di quattro scomparti. Ci saranno gli “accessori per la casa”, ovvero la copertura di qualche mese di affitto o delle utenze domestiche; gli “accessori per il lavoro”, come percorsi formativi qualificanti, tirocini, supporti per l’avvio di start up; gli “accessori per la salute”, per assicurare a chi vive una condizione di marginalità di continuare a prendersi cura di sé, accedendo alle visite e agli esami specialistici necessari; e gli “accessori per il benessere dei figli”, con un aiuto alla genitorialità che andrà dal doposcuola alla babysitter, dall’asilo nido al corredo scolastico. Ogni valigia, diversa e personalizzata, avrà un valore tra i 2mila e i 4mila euro. Il progetto è promosso dal Comune di Vicenza con l’associazione Donna chiama Donna e ha come partner l’Ordine degli avvocati di Vicenza e la commissione pari opportunità, i Lions club di Vicenza, Montecchio Maggiore, Valdagno e Lonigo, l’associazione Donne Medico, la Fondazione Bellisario e Migrantes.
L’avvio è avvenuto in un’intensa serata di parole e musica al teatro San Marco sabato scorso, giorno del compleanno di Caterina Evangelisti Fronzaroli, avvocata scomparsa di recente da sempre impegnata per i diritti delle donne, a cui è dedicata l’iniziativa. Alla serata inaugurale di sabato hanno partecipato 500 persone permettendo di raccogliere i fondi necessari per sostenere concretamente i primi progetti di donne che escono dal circuito della violenza. I tre cori diretti dal maestro Lorella Miotello e la partecipazione del maestro Ferrari hanno emozionato e coinvolto il pubblico presente, che si è dimostrato generoso e attento. “Non dobbiamo mai smettere di ricordare e insieme agire impegnandoci per un mondo diverso in cui i diritti e l’alterità di ciascuno siano rispettati e valorizzati”, ha sottolineato l’assessore Isabella Sala durante la serata.
A Vicenza sono 485 le donne accolte e accompagnate dal Centro Antiviolenza in quattro anni di attività; 203 non hanno un’indipendenza economica e 254 hanno figli minori a carico. I minori seguiti a vario titolo dai servizi sociali del Comune di Vicenza sono 1450, pari all’8 per cento della popolazione fino ai 18 anni. Di essi, più del 41 per cento riceve prestazioni economiche o servizi specifici per il sostegno alla genitorialità, mentre il 14 per cento riceve sostegni per la protezione e la tutela. Il resto riceve prestazioni come consulenze e sostegni educativi. Il Centro Antiviolenza accoglie attualmente le donne del Comune di Vicenza e di tutti i 39 comuni dell’Ulss 6, oggi distretto est dell’Ulss 8.
Per informazioni e proposte sul progetto “La valigia di Caterina” scrivere a progettisociali@comune.vicenza.it.