Pronti i vaccini anti-influenza: saranno 864 mila quelli distribuiti in Veneto
Saranno oltre 120 mila le dosi di vaccino antinfluenzale da martedì disponibili nei punti di distribuzione del Vicentino. Di questi, un dato preciso riguarda i due distretti dell’Ulss 8 Berica, vale a dire nel capoluogo Vicenza (e hinterland berico) e area Ovest Vicentino: 72 mila. In tutto il Veneto il dato preciso indica in 864 mila le dosi preparate e in consegna in questi giorni nelle farmacie, mentre è stata presentata la campagna di sensibilizzazione della Regione Veneto denominata “Proteggi chi Ami. Vaccinati contro l’influenza”. Per chi intende “armarsi” contro l’infezione, basta rivolgersi all’Ulss di appartenenza o in farmacia.
Start ufficiale martedì 5 novembre, numeri importanti – e in progressivo aumento – in linea con le indicazioni del Ministero italiano della Salute. I target? Proteggere il più possibile i soggetti ad altro indice di pericolo, vale a dire bambini e anziani, raggiungendo la quota soglia del 75% per garantire un alto grado di efficienza della campagna, limitando così la diffusione di germi e microbi infettivi. Il picco invernale dell’influenza 2019 è previsto tra metà dicembre e le festività natalizie, per trascinarsi poi in calo fino a marzo.
Nella stagione fredda 2018/2019 le dosi effettive somministrate, secondo i dati offerti dalle Regione, ammontavano a 784 mila. Un saldo in aumento di 14 mila unità rispetto all’analoga stagionalità precedente, pari a poco meno del 2% in percentuale sempre su scala regionale. Un trend positivo accolto con soddisfazione ma che non è bastato e non basta per azzerare i rischi, soprattutto per i soggetti deboli, affetti da altre patologie gravi che il virus influenzale può aggravare fino a rendere letali. Trenta i decessi registrati, infatti, in seguito alla recrudescenza di malattie in associazione ai vari ceppi di influenza.
“Gli esperti nazionali – spiega l’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin – sono concordi nel definire come aggressiva la nuova influenza. Per questo, pur nella soddisfazione per la crescita di adesioni registrata l’anno scorso, rivolgo un forte appello a tutti i cittadini, a cominciare dalle categorie a rischio, a vaccinarsi. I numeri delle complicanze testimoniano come si sia ogni anno di fronte a una malattia da non sottovalutare, e la vaccinazione può evitare sofferenze e il dolore di decine di decessi. Mi rivolgo anche a tutti gli operatori del sistema sanitario, perché siano i primi ad aderire, dando il buon esempio”.
Il piano sanitario nazionale si è prefisso l’obiettivo di raggiungere il 75% della popolazione con più di 65 anni. Missione difficile da compiere, con in subordine l’esigenza concreta di proseguire nella graduale ascesa dei numeri. La campagna informativa di sensibilizzazione è realizzata dai Servizi Igiene e Sanità Pubblica delle Ulss, in accordo con i dottori di Medicina Generale che si trovano nella posizione ideale per conoscere i bisogni di salute dei loro assistiti e offrire loro attivamente la vaccinazione; e con i Pediatri di Libera Scelta, preziosi per consigliare la vaccinazione ai bimbi che presentano condizioni di rischio.
Per alcune categorie protette la vaccinazione viene raccomandata e offerta gratuitamente. L’invito viene guido rivolto in particolare a donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino in gravidanza; soggetti a rischio di tutte le età per patologie preesistenti; uomini e donne anziani dai 65 anni compiuti in poi; bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico; individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti, ma anche medici e personale sanitario e dipendenti di servizi pubblici oltre ai familiari delle persone sopra indicate a rischio e ai donatori di sangue.
I vaccini, in ogni caso, sono disponibili a tutti, rivolgendosi al proprio distretto sanitario di appartenenza: per loro la dose sarà somministrata al prezzo agevolato di 10 euro.