Scuola, mille contratti in provincia per i docenti di ruolo. Oltre metà alle “superiori”
Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ha resi noti i numeri che riguardano le assunzioni per il prossimo quanto imminente anno scolastico 2010/2021, mai come in passato disseminato di incognite in virtù dell’emergenza sanitaria in corso e del pericolo di un’ondata di ritorno dell’epidemia. E, quindi, di un nuovo lockdown che costringerebbe un nuovo ricorso alle lezioni da remoto in videoconferenza.
Per la provincia di Vicenza tra docenti delle varie materie e insegnanti di sostegno sono 1.730 i contratti a tempo indeterminato in ballo, a coprire quasi la totalità dei posti ancora vacanti. La graduatoria informatizzata istituita tramite decreto
Si tratta di assunzioni di ruolo, vale a dire cattedre di insegnamento per esattamente 1.066 aspiranti docenti prima precari o a tempo determinato, suddivisi tra scuole dell’infanzia, primarie, secondarie intese come medie e superiori, in tutta la provincia di Vicenza. Un vero e proprio plotone che prenderà posto in cattedra tra poco più di tre settimane negli istituti del territorio a gestione pubblica. In “prima linea”, visti i tempi di emergenza, per far ritrovare l’insegnamento in presenza a migliaia di studenti e alunni vicentini in ottemperanza alle normative recenti.
Il Miur sta approntando le procedure per le nomine in questi giorni del mese di agosto ormai inoltrato, in quella che si preannuncia già come una corsa contro il tempo. Le cifre in dettaglio parlano di 584 assunzioni negli istituti di secondo grado (licei e istituti tecnici e professionali), 330 alle scuole secondarie dell’obbligo, 118 alle ex elementari e 34 a seguire i baby delle scuole dell’infanzia o materne che dir si voglia. Il dato relativo alle figure professionali destinate a seguire ragazzi/e con difficoltà di apprendimento o con disabilità si assesta invece sulle 664 unità, in questo caso più equamente distribuite sui tre livelli della scuola (primaria e secondaria nei due gradi). I candidati disponibili nel Vicentino, però, secondo i sindacati non riuscirebbero a coprire le esigenze.
Entro il primo di settembre dovrà essere tutto auspicabilmente pronto e deciso, con i dirigenti scolastici a programmare il nuovo anno scolastico con i “rinforzi” messi a disposizione e a libro comensi dallo Stato. Poi toccherà al consueto valzer delle supplenze, una volta determinare le caselle vacanti nelle varie materie. A far fede ai “naviganti” in acque perennemente agitate sarà qio il Gps, da intendersi come la Graduatoria Provinciale Supplenze. I lavoratori della cultura e dell’insegnamento precari ammontano a circa 20 mila, nodo irrisolto della scuola italiana.