Sequestrato studio dentistico: medico no vax sospeso esercitava ugualmente
Nei giorni scorsi, la guardia di finanza del comando provinciale di Vicenza ha eseguito il sequestro preventivo d’urgenza di uno studio odontoiatrico, riconducibile ad un professionista che era stato sospeso dall’Ordine provinciale per inosservanza dell’obbligo vaccinale, previsto per combattere l’epidemia da Covid-19.
Nello specifico, i militari della compagnia di Schio – coordinati dal comandante della tenenza, Stefano Rizzello – sono partiti da accertamenti preliminari eseguiti tramite l’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Vicenza: hanno così appurato come un medico odontoiatra scledense era destinatario di un atto dell’Ulss 7 Pedemontana di accertamento per inosservanza dell’obbligo di vaccinazione. Accertamento risalente al 25 settembre scorso e che aveva portato ad una delibera di sospensione dall’albo professionale due giorni dopo.
Da allora però, il dentista non ha smesso la sua attività: i mirati sopralluoghi dei finanzieri, infatti, hanno consentito di verificare un andirivieni di pazienti nei dintorni dello studio, che ha sede a Schio. E’ quindi scattata una perquisizione dei locali su iniziativa diretta delle fiamme gialle: sono così emerse prenotazioni per visite odontoiatriche avvenute nei mesi di sospensione. I finanzieri hanno anche sentito quattro pazienti, che hanno confermato di essere stati ricevuti dal professionista nello studio scledense per visite e interventi dentari. I militari hanno anche rinvenuto e sottoposta a sequestro probatorio d’urgenza (convalidato dal pubblico ministero di turno) la documentazione contabile ed extra-contabile che attesterebbe l’esecuzione di almeno 34 tra visite ed interventi avvenuti dalla data di sospensione dall’Albo.
I militari hanno sottoposto lo studio a sequestro preventivo d’urgenza e segnalato alla Procura della Repubblica di Vicenza, per il reato di esercizio abusivo della professione il professionista scledense, in concorso con l’assistente alla poltrona. Quest’ultima è stata segnalata per il medesimo titolo di reato anche perché, come riferito da alcuni pazienti, ha eseguito su questi ultimi interventi di igiene orale, nonostante non fosse in possesso della qualifica di igienista dentale (per cui è previsto un corso di laurea) ma di un mero attestato di “operatrice in assistenza odontoiatrica”.
Il giudice per le indagini preliminari ha poi convalidato la misura cautelare eseguita d’urgenza dai militari: un provvedimento necessario in quanto solo il sequestro dei locali adibiti a studio costituisce lo strumento idoneo ad impedire la reiterazione del reato e la distruzione delle prove. La nota diffusa dalla guardia di finanza provinciale sottolinea ovviamente che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
Si tratta del secondo intervento di questo tipo portato a compimento dai finanzieri vicentini nei confronti di operatori del settore medico che, nonostante le sospensioni per inadempimento dell’obbligo vaccinale, hanno proseguito illegittimamente la propria attività. I controlli e le indagini, in merito, proseguiranno nelle prossime settimane su tutto il territorio provinciale: un’attività a tutela della salute dei consumatori e dei professionisti che hanno rispettato gli obblighi imposti alla categoria dalle disposizioni in vigore per combattere l’epidemia provocata dal virus Sars-Cov2.