Vicentini al voto: seggi aperti fino alle 23. Tutti i numeri di queste elezioni e i fac-simile delle schede elettorali
Sono 656.689 i vicentini chiamati oggi alle urne per eleggere i loro rappresentanti in Parlamento: Camera dei Deputati e Senato. 322.819 sono uomini, 333.870 donne. E’ la prima volta che si vota dopo la riduzione di un terzo dei membri di entrambe le camere: a partire da questa legislatura (la XIX) saranno in carica 400 deputati e 200 senatori elettivi. Possono votare tutte le persone italiane aventi diritto al voto che abbiano più di 18 anni: per la prima volta gli over 18 potranno votare anche per il Senato.
3.728.014 gli elettori veneti chiamati al voto. I seggi sono aperti in tutta Italia dalle 7 e lo saranno fino alle 23: scheda rosa per la Camera e gialla per il Senato. A seguire ci sarà subito lo spoglio.
Sono 833 i seggi aperti in provincia di Vicenza, 4.750 in tutto il Veneto.
394.958 i veneti residenti all’estero e quelli temporaneamente all’estero che votano per corrispondenza, mentre sono solo 180 gli elettori veneti residenti all’estero che hanno scelto di votare in Italia.
In Veneto 215.358 giovani voteranno per la prima volta in quanto maggiorenni.
I fac simile delle schede
Per votare è necessario presentarsi al proprio seggio con un documento d’identità valido e la scheda elettorale. Vediamo come sono costituiti i Collegi. Il Veneto ha due Circoscrizioni per la Camera e una regionale per il Senato. Sotto le Circoscrizioni stanno i Collegi elettorali, più piccoli: nel Vicentino sono presenti un solo Collegio elettorale per il Senato e due per la Camera (Sky-Youtrend hanno realizzato una interessante mappa Trovacollegio dove è possibile individuare il proprio collegio, con relativi candidati).
Qui le schede che interessano ai vicentini: Collegio Camera_U04 “Pedemontana”, Collegio Camera_U05 “Vicenza”, Collegio Senato.
Come si vota
Si vota con la legge elettorale soprannominata “Rosatellum”, che si basa su un sistema misto: circa un terzo dei seggi parlamentari viene assegnato sulla base di collegi uninominali, e altri due terzi in collegi plurinominali. I collegi sono le porzioni di territorio in cui viene suddivisa l’Italia per eleggere i rappresentanti in parlamento, e a ognuna di queste porzioni è associato un certo numero di seggi.
Ciascun elettore esprime due voti, uno per la Camera e uno per il Senato. E ognuno di quei due voti vale sia per il collegio uninominale, sia per il collegio plurinominale. I nomi più grandi nella scheda sono i candidati dell’uninominale, mentre nell’elenco a fianco dei simboli ci sono i candidati del plurinominale, che sono “bloccati”: ossia decisi dai partiti, senza possibilità di preferenze da parte dell’elettore.
Per votare basta fare una X su ciascuna scheda. Si può scegliere di farla solo sul simbolo del partito che si vuole votare: in quel caso il proprio voto andrà sia ai candidati al plurinominale di quel partito, sia al candidato corrispondente dell’uninominale (che, se parliamo di una coalizione, può provenire anche da un altro partito). Oppure la si può fare sul nome del candidato all’uninominale, e in quel caso il voto viene ripartito tra i partiti che lo sostengono. Oppure si può fare una X sia sul simbolo del partito, sia sul relativo candidato all’uninominale (è ridondante, ma il voto è valido).
Non si può neanche esprimere un voto disgiunto, cioè votare per un candidato dell’uninominale e allo stesso tempo per un partito che non lo sostiene.