I violini di Fabio Dalla Costa, “creature” che da Breganze suonano in tutto il mondo. (VIDEO-INTERVISTA)
Il laboratorio di Fabio Dalla Costa, in via Castelletto a Breganze, passa quasi inosservato quando si transita per la strada. Dietro a quelle due vetrine si apre però tutto un mondo, fatto di legno, suoni, passione e bravura. I violini e le viole che Fabio costruisce qui, infatti, suonano poi nei migliori teatri di tutto il mondo.
Era un’altra la strada che però Fabio aveva scelto finite le scuole medie, quella dell’odontotecnico: “il caso – dice lui – mi ha dirottato alla Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona, dove mi sono diplomato nel 1984”. Merito più che altro dell’intuizione del maestro Modesto Brian, che lo appassiona al mondo della costruzione degli strumenti ad arco. Dopo il diploma, Fabio diventa allievo di un maestro come Gio Batta Morassi nella bottega-scuola Cee, fino al 1988.
Questi gli esordi. Oggi Dalla Costa è uno dei più bravi liutai al mondo. Realizza circa 12 violini all’anno, che vende in Cina come negli Stati Uniti, in Israele come in Germania e Giappone. Nel suo laboratorio fa pure restauri e manutenzioni e ha vinto importanti concorsi internazionali. Nel settembre 2005 è stato pure invitato dalla dirigenza Ferrari a Maranello per tenere una conferenza sulla leggerezza applicata al violino, con la partecipazione di duecento ingegneri.
Successi in tutto il mondo e a tutti i livello, quindi, ma tutto parte da quel primo approccio col legno nel suo laboratorio breganzese: “Il legno – dice – va interpretato, perché lavorarlo è come lavorare con gli esseri umani: ogni legno dà un suono diverso. Un violino di alta qualità è un insieme di tanti piccoli dettagli e per costruirlo servono dalle 180 alle 200 ore di lavoro”.
Noi, siamo entrati nella sua bottega e questa nella video-intervista, è la sua storia.