Maltempo, vicentino in ginocchio. Parte la conta dei danni
Palazzine dello sport divelte, case allagate, piante schiantate, torrenti esondati, strade trasformate in corsi d’acqua, grandinate con chicchi di ghiaccio grandi come pesche mature.
E’ disastroso il primo bilancio sugli effetti del maltempo che ieri ha spazzato tutto il vicentino, nessun comune escluso.
Oggi il presidente veneto Luca Zaia sarà tra Verona e Vicenza per rendersi conto effettivamente delle dimensioni del disastro, con oltre 600 richieste d’intervento arrivate alle sale operative dei vigili del fuoco, che ieri hanno dovuto chiamare rinforzi richiamando personale libero dal servizio e l’impiego di squadre dei comandi limitrofi non interessati dal maltempo. Attivata ieri l’unità di crisi della regione Veneto, con l’allerta meteo che proseguirà fino a stasera.
Di seguito il report dei vigili del fuoco: Vicenza, eseguiti dalle 15:30 51 interventi, con 167 in attesa. Particolarmente colpita dal maltempo la città di Arzignano e Trissino con forti raffiche di vento, che hanno provocato la caduta di alberi, cartelloni stradali, antenne che hanno bloccato le strade e lo scoperchiamento di decine e decine di abitazioni e aziende. Al lavoro stanno operando 10 squadre con l’utilizzo di 6 autoscale arrivate dai comandi limitrofi per coprire i tetti scoperchiati. Comuni interessati dal maltempo: isola Vicentina, Pianezze, Marostica, Montecchio Precalcino, Castelgomberto, Chiampo, Villaverla, Thiene, Valli del Pasubio, Montorso, Bassano del Grappa, Monte di Malo.
Preoccupanti nella serata di ieri i livelli raggiunti da diversi corsi d’acqua. Il principale, il Bacchiglione, è arrivato a 3,94 metri al ponte degli Angeli, appena mezzo metro sotto il livello di guardia.
Arzignano e Trissino i comuni più martoriati, con una tromba d’aria che si è abbattuta con raffiche superiori ai 100 chilometri orari.
Impegnata su tutto il territorio anche la protezione civile. Particolarmente attiva quella di Sarcedo, che ha lavorato tutta la notte anche con l’ausilio di altri distaccamenti accorsi in aiuto, come Montegaldella, Caltrano, Torri di Quartesolo, Montegalda.
Impressionanti i dati pluviometrici. La SP46 ad Isola Vicentina si è presto trasformata in un torrente impetuoso, con le auto che arrancavano a fatica fra i flutti. Nella sola giornata di ieri la stazione di Malo ha segnalato 138 millimetri di acqua caduti. A seguire, 106 a Lugo, 97 a Brogliano, 90 a Montecchio Precalcino, 65 sull’Altopiano e Bassano, tra i 50/60 nell’Alto Vicentino.
Attese per oggi altre precipitazioni su tutto il Veneto, che non dovrebbero però avere la forza distruttrice di ieri.