Arrampicatrice svizzera precipita per 15 metri e s’infortuna sul Gruppo del Carega

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Foto archivio di un intervento sul Gruppo del Carega

Scivola per 30 metri a valle, dal Vajo di Cima Mosca sulle Piccole Dolomiti ai confini tra Veneto e Trentino, ma trova un appiglio tra le rocce e riesce a fermarsi “limitando i danni” ad un infortunio ad un’anca.

E’ stata soccorsa poco dopo lo scoccare del mezzogiorno di domenica, a 2.000 metri di quota, una donna alpinista svizzera di 59 anni. Dal pomeriggio di ieri ricoverata all’ospedale Santa Chiara di Trento, nel reparto ortopedico per la valutazione sull’entità delle fratture riportate. Punto di chiamata nel territorio montano del Comune di Vallarsa.

Questo dopo il recupero dell’infortunata con trasporto d’urgenza in volo, operato grazie all’eliambulanza del 118 inviata a supporto delle operazioni di salvataggio del Soccorso Alpino Cnsas. L’esperta alpinista si trovava in cordata a tre, arrampicando su una via mista del Vajo “Supermosca”, quando è incappata nell’incidente di montagna che ne ha messo a rischio la stessa vita. La donna, infatti, sarebbe prima precipitata per circa 15 metri dalla parete rocciosa, per poi scivolare per un’altra ventina nel canalone innevato.

La 59enne è sempre rimasta cosciente fino all’arrivo dei soccorsi qualificati, dolorante per i traumi riportati nella pericolosa caduta. L’elicottero del 118 è volato sull’area indicata ed ha fatto scendere con il verricello meccanico un tecnico del Soccorso Alpino che si occupato di predisporre un ancoraggio lungo il pendio innevato assai ripido dove si trovava la donna, per consentire all’equipe sanitaria di portare a termine in sicurezza il recupero della stessa.

Una volta assicurati, medico e infermiere hanno stabilizzato e imbarellato l’infortunata. Soccorritori e barella con l’infortunata sono stati infine “issati” a bordo dell’elicottero, diretto all’ospedale Santa Chiara di Trento.