Esplorare il Vicentino – il Monte Novegno
Il Novegno è un grande cono tronco e verde che troneggia sopra la città di Schio. Fa parte dell’inconfondibile profilo di monti che cingono il nord ovest vicentino ed è posto tra il Pasubio ed il Summano.
Il Monte Novegno è la meta ideale per chi ama i luoghi più solitari ma ricchi di viste panoramiche e manufatti risalenti alla Grande Guerra.
I sentieri che salgono alle vette principali del Novegno sono molti così come molte sono le possibilità di realizzare degli itinerari ad anello; normalmente le cime più frequentate sono quella del Monte Rione, presso la quale si trova l’omonimo forte e che è anche la cima più alta di questo gruppo montuoso (1691m) e quella del Priaforà, con il famoso foro nella roccia. Altri luoghi simbolo sono la Busa Novegno, una sorta di ampia dolina situata sul pianoro più alto del monte dove è presente un osservatorio astronomico e il Passo di Campedello, famoso per gli eventi bellici qui accaduti.
L’intero complesso montuoso è ricco di trincee e fortificazioni di guerra: emblematici i sistemi di gallerie che sono state scavate nelle viscere di Cima Alta e del Monte Vaccaresse. Durante la Strafexpedition del 1916 il Novegno fu uno degli ultimi baluardi italiani da proteggere a tutti i costi per evitare il dilagare degli austro-ungarici nella pianura veneta, cosa che fortunatamente riuscì ai nostri soldati.
Per realizzare un bel giro panoramico sulla cresta più alta del Novegno si può partire dal parcheggio del Cerbaro, raggiungibile da Santa Caterina oppure da Sant’Ulderico di Tretto. Lasciata l’auto ci si incammina sulla strada asfaltata fino alla Contrada Rossi dalla quale parte il sentiero 422, il quale sale nel bosco fino ad intercettare la strada sterrata che porta a Busa Novegno. Una volta sulla strada bianca si seguono i cartelli per Malga Pianeti che si raggiunge in breve tempo e dove è piacevole sostare per l’ambiente tranquillo immersi tra gli alberi.
Ora si segue il sentiero 415, un lungo traverso con leggero saliscendi sulla costa esposta a sud che conduce verso Malga Ronchetta, la quale si può anche evitare tenendo sempre la destra e iniziando direttamente la salita verso la prima cima di questo itinerario, quella del Monte Caliano.
Il percorso inizia a farsi interessante al di sopra del limite del bosco, quando comincia a profilarsi un bel panorama sulle vicine Piccole Dolomiti e le altre montagne vicentine e trentine. Il sentiero che percorre la cresta che va dal Caliano al Monte Rione ha il numero 401 e non presenta alcuna difficoltà di sorta. Per raggiungere la cima del Caliano occorre abbandonare di poco la via principale e risalire una evidente traccia fino alla piccola croce di vetta. Verso sud ovest la cima precipita con una bella parete rocciosa, ogni tanto forata da gallerie e osservatori di guerra ancora visitabili.
Continuando lungo la cresta si incontra il secondo monte che è il Monte Cogolo sul quale il sentiero transita passando attraverso due gallerie scavate nella roccia. Superato questo si nota già il vicino Forte Rione che si raggiunge in poco tempo. Dalla cima più alta del Novegno si ammira un panorama a 360 gradi su tutte le Prealpi Vicentine.
Si scende ora nella sottostante Busa Novegno, apprezzabile nel suo insieme dal sentiero che scende dal forte. Chi volesse effettuare una deviazione interessante può salire prima a Cima Alta e percorrere le numerose gallerie all’interno del monte e poi dirigersi verso il Monte Vaccaresse dove si trovano trincee e addirittura una scalinata scavata nella roccia. Raggiunto il vicino osservatorio, si osserva in basso la Torre delle Vaccaresse, un grande pilastro roccioso di notevole bellezza che si erge sul versante nord del complesso montuoso.
Tornando alla Busa Novegno, da qui non resta che scendere all’auto con due possibilità: o seguendo il sentiero 433 oppure percorrendo il 422. Si può salire al Forte Rione anche in mountain bike, seguendo la strada sterrata che dalla Contrada Rossi con diversi tornanti porta a Busa Novegno.