Anche il calcio locale piange Carlo Mutta: mister e “pres” dei ragazzi del pallone

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Una famiglia composta dagli affetti più cari e un’altra più estesa legata dalla passione per il pallone piangono in questi giorni una persona per ciascuno speciale, Carlo Mutta, anima e pilastro della società sportiva locale del Barbarano per oltre 40 anni. Allenatore, dirigente tutto fare e, in certi periodi, si era assunto anche la responsabilità di prendere il timone del club nel ruolo di presidente, tenendolo saldo in acqua agitate talvolta, per amore di quanto in prima persona insieme ad altri collaboratori aveva creato e curato per decenni. Sempre da volontario, regalando il proprio tempo e tante energie, e sempre con la stesa passione.

Carlo Mutta, sposato con Serenella e con tre figli adulti, è mancato nei giorni scorsi dopo un aggravarsi repentino delle sue condizioni di salute: era ricoverato da allora all’Ospedale di Noventa Vicentina. Aveva 72 anni. Triste la notizia che si è diffusa in paese a Barbarano Mossano, e in particolare a Ponte, e che ha trasversalmente toccato varie generazioni di attuali ed ex calciatori dilettanti: chiunque ha messo piede sul terreno di gioco del paese che tifa i colori rossoblu e in quelli delle località intorno non poteva non aver conosciuto mister Carlo o “Carlone”, il suo nomignolo più gettonato da queste parti.

Un messaggio di cordoglio e insieme di saluto e di riconoscenza gli è stato rivolto ieri dal sindaco di Barbarano Mosano Cristiano Pretto, a nome di tutta la comunità. Anche il sito specializzato, Calciovicentino.it, riserva un ricordo di Mutta mettendo al corrente il circo veneto del pallone dell’addio da riservare a una di quelle persone volonterose e tenaci che ogni società sportiva di provincia annovera nelle proprie fila, come fondamento umano. Più di qualcuna tra queste, facile immaginarlo, sarà presente domani pomeriggio alle 15 nella chiesa di Ponte di Barbarano per il tributo di preghiera (stasera alle 20 la recita del rosario sempre nella chiesa del Sacro Cuore). Insieme alla moglie e ai figli, anche quattro nipoti piangono il loro nonno.

In una foto della scorsa estate Mutta tiene il lembo rosso della sciarpa sociale

“Ci lascia un Uomo dal cuore enorme – si legge nella pagina del suo club -. Ciao Carlone, resterai sempre nei nostri pensieri”. “Un angelo in terra – così in un commento scritto da una conoscente del paese – quello che hai dato ai bambini con la passione del calcio rimarrà una cosa indimenticabile”. Ma sono tanti i messaggi che si leggono e che rivelano la bontà d’animo, la semplicità e la dedizione genuina per i ragazzi che hanno contraddistinto Carlo, ricordato anche da altri club della zona del Basso Vicentino, come la Nova Gens e il Rivereel, ma anche le Pro loco del circondario.