Blitz nella baita degli Alpini: in tre tentano di rubare alcolici. Il più “vecchio” ha 14 anni
La bravata non si trasforma in bevuta e i tre ragazzini protagonisti della vicenda sono rimasti, almeno stavolta, a bocca asciutta. Volevano trascorrere un lunedì pomeriggio evidentemente “da sballo” tre giovanissimi di Barbarano Mossano, beccati con le mani nel sacco, o meglio nel frigo, dai carabinieri della stazione locale, mentre tentavano di arraffare delle confezioni di bibite alcoliche dalla Baita Alpina gestita dal gruppo locale delle gloriose “Penne Nere”.
Il terzetto era composto da tre amici maschi del paese, tutti minorenni in età da scuole medie inferiori, di cui uno solo tra loro imputabile: è l’unico, infatti, ad aver già compiuto i 14 anni di età.
Se è vero che i due complici più giovani non saranno chiamati a rendere conto del tentato furto aggravato di fronte a un giudice, essi dovranno comunque affrontare le ramanzine dei propri genitori dopo il “faccia a faccia” con le forze dell’ordine. I fatti risalgono al pomeriggio di ieri. Un lunedì di giugno in cui evidentemente la noia la faceva da padrona. Una pattuglia impiegata dalla stazione dell’Arma locale in quei momenti stava compiendo un servizio di controllo sul territorio quando si è imbattuta nei tre ragazzi nei pressi della sede locale delle Poste Italiane, in via Papa Giovanni XXIII a Ponte di Barbarano.
I militari hanno subito intuito quanto stava avvenendo intorno alla “Casa dell’Alpino”, avvicinandosi di soppiatto e notando l’effrazione appena portata a termine. Poi avrebbero sorpreso il terzetto con degli alcolici non meglio precisati già sottratti dall’interno del prefabbricato, probabilmente lattine di birra, per un valore di una manciata di euro appena. Ai tre “ladruncoli” non è rimasto che posare le bevande alcoliche e prepararsi per la sonora lavata di capo all’orizzonte.
Non prima di aver restituito quella che anche in questi casi va definita come refurtiva ai legittimi proprietari, vale a dire il responsabile del Gruppo Alpini, “scomodato” principalmente per verificare eventuali danni alla porta d’ingresso. Per la coppia di studenti delle scuole medie il pomeriggio concitato si è concluso con la “visita guidata” in caserma, mentre per il 14enne un po’ più grande si procederà con la denuncia al Tribunale per i Minori di Venezia, come atto dovuto.