Le passioni di Nicolò Zavatta vivono grazie ai suoi amici. Al via la tre giorni “Un posto in cui tornare”

Lo sport, la musica e la montagna: sono le tre passioni che coltivava con intensità Nicolò Zavatta e che da ieri a domenica pulseranno a Barbarano, grazie (per la terza volta) ai suoi amici dell’associazione Un posto in cui tornare, nata all’indomani della tragedia della Marmolada del 3 luglio 2022. Nicolò, studente di ingegneria all’Università di Padova aveva 22 anni. Si trovava ai piedi del ghiacciaio insieme alla guida alpina Paolo Dani di Valdagno, a Filippo Bari di Malo e a Riccardo Franchin sempre di Barbarano, l’unico sopravvissuto del gruppo. La comitiva era andata quella domenica sulla regina delle Dolomiti per un momento di formazione sulla sicurezza in ghiacciaio.

Dopo la tragedia, col sostegno del Comune e anche del padre Michele Zavatta, della madre Francesca e la secondogenita Anna, una trentina di suoi amici ha deciso di tener viva la memoria del loro amico attraverso, appunto, le sue tre passioni. Il festival che si tiene fino a domenica è giunto alla terza edizione: con l’incasso delle prime due l’associazione ha realizzato e aperto a Barbarano una sala prove. Questa terza edizione, patrocinata come sempre dal Comune di Barbarano e Mossano e Viacqua (main sponsor Athena, che è l’azienda dove Nicolò stava svolgendo il suo tirocinio) è iniziata ieri sera con la proiezione del docufilm Marmolada 03.07.22, presenti in sala i due registi Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon.

Fra gli ospiti di questa edizione “inclusiva” ci sono Andrea Lanfri, ex atleta paralimpico della nazionale di atletica leggera, oggi alpinista ed esploratore; Lorenzo Barone, giovane esploratore noto per le sue imprese estreme in bicicletta; Nicola Ercolini, fondatore di Dolomiti da sogno; l’antropologo, giornalista e scrittore Pietro Lacasella; Jacopo Bernard (videomaker, maestro di sci e proprietario del Rifugio Vallaccia) e Simone Alessandrini (soccorritore alpino, scrittore e fondatore di Rifugi d’Italia). Il programma è ricchissimo (consultabile qui) e prevede anche laboratori, escursioni, mercatini, stand gastronomico con menù d’altra quota e tantissima musica. A concludere il festival domenica sera sarà il cantautore romano Comete (ex concorrente di XFactor).

“Abbiamo imparato, spiega la presidente dell’associazione Barbara Visentin – che poter tornare non è scontato, per questo sentiamo il dovere di portare avanti le passioni di Nicolò e sensibilizzare in particolare sulla crisi climatica. Le conseguenze dei cambiamenti del clima stanno rendendo sempre più luoghi del nostro pianeta degli ambienti inospitali, primo tra tutti proprio la Marmolada, che ci ha lanciato un grido d’aiuto forte e chiaro. Attraverso questo progetto vogliamo informare e sensibilizzare più persone possibili del fatto che poter tornare non è scontato. Solo attraverso l’impegno collettivo che ha origine dalle nostre scelte e azioni, saremo infatti in grado di garantire anche alle generazioni future un posto in cui poter tornare e vivere”.
“Per la mia famiglia – spiega la sorella minore di Nicolò, Anna Zavatta, che dell’associazione ha accettato di essere vicepresidente – l’attività degli amici di Nicolò è stata importantissima in questi due anni, per affrontare e rielaborare la morte di mio fratello”. “Sono ragazzi straordinari” hanno commentano sottovoce papà Michele e mamma Francesca il giorno della presentazione di questo grande momento comunitario.

 

Marmolada due anni dopo: l’impegno degli amici di Nicolò Zavatta, il docufilm dedicato a Paolo Dani