Lutto cittadino a Noventa nel giorno dei funerali di Arianna e papà Luciano
La ferita aperta nella comunità di Noventa Vicentina, dopo la morte di Arianna e Luciano Rossetto nel rogo della Valdastico Sud, ma anche di Florio Pozza, che proprio nella cittadina del Basso Vicentino si recava settimanalmente per prestare la sua arte come volontario, sarà profonda e difficile da rimarginare. Un primo atto, formale ma che si tradurrà nella partecipazione sostanziale di tutti i noventani, lo ha deciso il sindaco Marcello Spigolon, proclamando il lutto cittadino per il giorno in cui saranno fissati i funerali degli sfortunati padre e figlia, le cui vite sono state recise martedì a mezzogiorno nel terrificante incidente che ha scosso l’intera provincia di Vicenza.
Altrettanto è difficile trovare le parole di conforto al verificarsi di tragedie simili. Contano i gesti, intanto, magari silenziosi ma carichi di affetto. Come il mazzo di candide rose bianche posto nell’atrio del liceo Masotto frequentato dalla giovane studentessa e la promessa di una pianta che porterà il suo nome, nel parco giardino attiguo all’istituto dove sedeva sui banchi di scuola fino a martedì, appena due giorni fa. Il lutto cittadino si aggiunge a questi, nel tentativo di stringere d’affetto i familiari, madre e fratello di Arianna, ma anche gli altri parenti prossimi e gli amici e compagni di scuola e di lavoro delle due vittime.
Nel giorno delle esequie, non ancora reso noto in attesa dei nulla osta, gli esercizi commerciali davanti ai quali transiterà il corteo funebre dovranno tenere le serrande abbassate. “L’amministrazione comunale e l’intera comunità noventana sono vicine alla famiglia di Arianna e del papà Luciano – dice il primo cittadino -. Non abbiamo parole per esprimere il dolore che proviamo per questa grave perdita. Voglio invitare tutta la cittadinanza a stringersi attorno alla loro famiglia. Vogliamo, con questa giornata di lutto, idealmente commemorare anche Florio Pozza, deceduto nello stesso tragico incidente. Artista molto stimato e amato a Noventa Vicentina, pur non essendo residente nel nostro Comune, era strettamente legato alla nostra realtà, che ha potuto apprezzarne il grande valore umano e la sua generosità nel partecipare ad eventi culturali e solidaristici”.