Giocano a pallone in barba ai divieti anti contagio. “Autogol” di 7 ragazzi di Colzè
Giocavano a calcio incuranti dei divieti, all’aperto, in compagnia, e in barba al pericolo del contagio. Sono in tutto 7 i giovani e giovanissimi vicentini – 4 di loro infatti sono risultati minorenni – identificati dai carabinieri di Camisano, per inosservanza del provvedimento anti diffusione del virus covid-19.
La partitella di pallone che stavano disputando all’aria aperta ieri, intorno alle 18.30 a Colzè (piccola comunità frazione di Montegalda), è stata interrotta dai militari, che hanno “fischiato” la fine anticipata estraendo non un cartellino rosso ma le sette denunce a loro carico. Alcuni de ragazzi della zona si sarebbero introdotti nel piccolo impianto della località, recintato ma abitualmente lasciato aperto nell’ingresso principale, mentre altri – questa almeno è la versione di alcuni genitori in contrasto con quella fornita dal comando provinciale dei Carabinieri – sarebbero rimasti fuori a osservare, a debita distanza.
La comitiva ha tentato di giustificarsi di fronte ai rimproveri delle forze dell’ordine, che dal canto loro non hanno potuto che applicare le disposizioni contenute nel decreto firmato nella notte tra mercoledì e giovedì scorso dal premier italiano Giuseppe Conte. I quattro minori, dopo l’identificazione al pari dei tre amici più grandi, sono stati affidati ai genitori. La legge applicata non prevede comunque distinzioni in questi casi, motivo per cui tutti e sette gli artefici del “ritrovo” illecito dovranno affrontare un procedimento a loro carico dopo la segnalazione al Prefetto di Vicenza, con ammenda fino a 206 euro o arresto fino a 3 mesi come conseguenze sulla carta.