I carabinieri “giocano” d’anticipo: sequestrati fucili da caccia a due fratelli in lite perpetua
Fratelli coltelli, anzi fucili. Intervento precauzionale quello operato nel pomeriggio di ieri dai carabinieri della stazione di Longare, che hanno per così dire “scaricato” i colpi in canna a due fratelli, negli ultimi tempi assai poco fraterni tra loro. Una lite di lunga data ancora irrisolta e diverbi continui avrebbero minato il rapporto tra i consanguinei di 71 e 63 anni residenti entrambi a Montegaldella, paese purtroppo già noto alle cronache recenti per fatti di sangue. I militari hanno sequestrato in tutto cinque fucili da caccia e le relative munizioni.
Le armi appartenevano al più anziano dei due e al figlio del minore dei fratelli vicentini: un 34enne che aveva nella sua disponibilità quattro “canne da fuoco” in virtù della sua passione per la caccia. L’ennesimo scambio piccato di vedute avvenuto ieri pomeriggio avrebbe ulteriormente inasprito un rapporto già carico di tensione, consigliando a qualcuno dei familiari di comporre il numero d’emergenza. Una volta sul posto, i “cc” non hanno potuto che constatare gli immancabili futili motivi all’origine dell’alterco, procedendo poi al sequestro dei fucili dopo un opportuno controllo.
Uno dei quattro non è era stato regolarmente denunciato dal più giovane tra i tre parenti stretti coinvolti nella baraonda di ieri, mentre gli altri sono risultati in difetto in termini di custodia e sicurezza, in altre parole non conformi alle disposizioni di legge.
Una volta disarmati, i vari litiganti sono stati invitati a rientrare nelle loro rispettive abitazioni per calmare i bollenti spiriti e trovare una soluzione pacifica. Da parte delle forze dell’ordine rimane in dote la consapevolezza che l’intervento preventivo potrebbe aver bloccato sul nascere una spirale di violenza in procinto di passare dal piano verbale a quello pratico e cruento.