Muore soffocato da un pezzetto di gomma di un palloncino. Alessandro aveva 7 anni
L’incubo di ogni genitore, quando un bambino rischia di soffocare dopo aver ingerito un oggetto estraneo, si è purtroppo materializzato a Montegaldella e a Vicenza, dove un piccolo di appena 7 anni è morto al termine di due giorni di agonia in una sala di terapia intensiva infantile dell’ospedale San Bortolo.
Il suo nome è Alessandro, e avrebbe ingurgitato in un attimo fatale un pezzetto di gomma in seguito allo scoppio di un palloncino, secondo quanto riportato dalle testate locali, nel corso di un gioco in casa apparentemente innocuo.
Il drammatico incidente domestico risale a venerdì scorso, seguito dalla corsa in ambulanza – in codice rosso – verso l’ospedale dopo la chiamata al 118 della nonna, alla quale il bimbo era stato affidato come d’abitudine dai genitori al rientro da scuola. Lei, in quel momento sola in casa, avrebbe fatto di tutto per espellere quel qualcosa o sconosciuto che ostruiva le vie respiratorie al nipote, giunto già in stato di coma al San Bortolo dopo la corsa per la vita in ambulanza inviata sul posto: per Alessandro Di Lorenzo Antinori, questo il nome completo dello sfortunato alunno di prima elementare di Montegaldella, il decesso è stato dichiarato a distanza di due giorni, domenica.
Gettando nello sconforto più profondo i familiari e la comunità di Ghizzole a Montegaldella, paese di confine con il Padovano di meno di 2 mila abitanti. Una triste e inaspettata notizia che ha “invaso” i pensieri di decine di persone da queste parti da lunedì mattina, quando il piccolo scolaro non si è presentato in classe. Una morte prematura che ha colpito un bimbo di 7 anni compiuti, dovuta a cause accidentali, che per la Procura berica non necessita di approfondimenti ulteriori né implica imputazioni di responsabilità sul dramma vissuto in un appartamento della piccola frazione. Una tragica fatalità, con conseguenze inimmaginabili per chiunque, in circostanze di gioco.
Concedendo ai genitori il nulla osta per fissare la data della cerimonia di saluto e per la sepoltura del corpicino del piccolo “Ale”, bimbo speciale fin dalla nascita – era affetto dalla sindrome di Down – al quale il destino ha imposto un epilogo inesorabile quanto prematuro, dopo che i cuori grandi dei genitori adottivi gli avevano regalato una famiglia “vera”, all’età di tre anni, come riporta oggi il Giornale di Vicenza. Domani, giovedì 2 marzo alle 15, sarà celebrato il funerale nella chiesa della frazione, dedicata a San Tarcisio. Stasera alle 19, nello stesso luogo sacro, la veglia di preghiera.