Donna uccisa dall’ex, ferito gravemente un amico. L’assassino poi tenta il suicidio
Gravissimo fatto di sangue a Montegaldella sabato pomeriggio in un condominio in via Amerigo Vespucci. Una donna è stata uccisa con dieci coltellate, feriti gravemente due uomini. Alla base del dramma, ci sarebbe la separazione fra l’aggressore – Luigi Segnini di 38 anni di Torri di Quartesolo – e la vittima, Marianna Sandonà, una 43enne sempre di Torri. La coppia fino a un mese fa conviveva proprio nell’abitazione di via Vespucci, poi quando i due avevano deciso di lasciarsi, lui era andato a vivere altrove.
A dare l’allarme è stata una vicina di casa, che ha sentito delle urla e visto nei pressi del garage il 38enne accoltellare la ex e un altro uomo. Urla che sono state sentite da tutto il vicinato. Proprio questo pomeriggio infatti i due si erano dati appuntamento perché Segnini portasse via con l’auto dall’abitazione, un condominio in una zona residenziale, i suoi effetti personali. Il 38enne si era quindi recato presso l’abitazione della ex e aveva trovato ad accoglierlo anche un amico di lei, il 45enne di Cervarese Santa Croce (Padova) Paolo Zorzi (del quale forse la vittima aveva richiesto le presenza proprio nel timore di incontrare da sola l’ex convivente).
Erano le 16.45. I tre si trovavano nella zona dei garage della palazzina e avevano iniziato a caricare le masserizie quando Segnini, accecato dalla separazione – secondo quanto ricostruito dai carabinieri del nucleo investigativo provinciale, capitanato dal tenente colonnello Giuseppe Bertoli – si sarebbe avventato con una violenza estrema su Zorzi, accoltellandolo un paio di volte con un coltello da sub. Poi ha rivolto la sua furia omicida su Marianna, accanendosi con una decina di fendenti che non le hanno lasciato scampo. Segnini ha poi diretto la sua rabbia omicida verso se stesso, colpendosi alcune volte al torace e al collo con lo stesso coltello, nel tentativo di togliersi la vita.
Quando sul posto è arrivata la pattuglia dei carabinieri della stazione di Longare, mentre veniva allertato anche il Suem 118 e convergevano sul posto altre pattuglie della compagnia di Vicenza, la scena che si sono trovati davanti i carabinieri è stata raccapricciante: sul retro del palazzo c’era il corpo di Marianna riverso a terra in una pozza di sangue e nelle immediate vicinanze il suo amico, anch’egli con gravissime lesioni da coltello. Vicino ai due corpi vi era l’aggressore, anch’egli in condizioni gravissime.
Inutili i soccorsi per la donna: i sanitari ne hanno potuto solo constatare il decesso. Zorzi e l’aggressore, dopo un primo intervento del Suem sul posto, sono stati invece trasferiti rispettivamente in ambulanza all’ospedale Vicenza e in elicottero a quello di Padova. E sono proprio le condizioni dell’assassino quelle che preoccupano maggiormente.