Porto d’armi scaduto: Robertino Zancan denunciato dopo gli spari contro la banda di ladri

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L'azienda orafa Zacan di Nanto e nel riquadro la foto profilo Facebook di Robertino Zancan

Non avrebbe potuto sparare, qualche giorno fa, Robertino Zancan, titolare in via dell’Artigianato a Nanto della nota azienda orafa ed intervenuto nella notte tra il 2 e il 3 aprile nel capannone dopo che era scattato l’allarme e mentre una banda cercava di rubare i gioielli contenuti nel caveau. In quel frangente, Zancan sparò almeno cinque colpi di pistola, riuscendo alla fine a mettere in fuga i banditi.

Sebbene la pistola con cui ha sparato fosse detenuta legalmente, il porto d’armi dell’imprenditore era scaduto e per questo i carabinieri, giunti sul posto, hanno sequestrato arma e munizioni. Oggi, 9 aprile, lo hanno inoltre denunciato alla Procura della Repubbica di Vicenza per detenzione abusiva di armi. Lo ha comunicato lo stesso Zancan con un post nel suo profilo Facebook.

“Non bastava solo il sequestro della pistola per porto ingiustificato di armi, – ha infatti scritto – ma anche notificandomi una denuncia per detenzione illegale di armi (reati assoggettati solo ai delinquenti) mi continuo a chiedere perché, perché ma perché! Cosa c**** dovevo fare in alternativa!. Perché noi onesti dobbiamo continuare a subire le pene dell’inferno quando i farabutti continuano indisturbati! Maledetto sistema di m****! Stasera sono a Fuori dal Coro Rete 4 a scatenarmi!”.
Nel 2015, nel corso di un assalto al negozio dell’orafo, il vicino benzinaio Graziano Stacchio aveva sparato uccidendo uno dei banditi.

Tentato furto alla Zancan: il titolare spara e mette in fuga i ladri. Dieci anni fa l’assalto

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