Sequestrati 690 uccelli dal frigo congelatore di un cacciatore. Erano di specie protette
Quasi 700 uccellini sono stati sequestrati dagli agenti della polizia provinciale di Vicenza in seguito ad un controllo avvenuto sui Colli Berici nel primo giorno di apertura della stagione venatoria, lo scorso 15 settembre. A finire nei guai un cacciatore di 80 anni di Orgiano, in regola con i permessi ma con in casa centinaia di esemplari protetti e particolarmente protetti, come recitano le direttive in materia di fauna volatile. Erano stipati in un ampio congelatore. In corso da giorni le verifiche da parte degli ispettori del comando provinciale.
Nel dettaglio sono stati ritrovati e prelevati dal freezer, tra gli altri, 120 fanelli, 132 cardellini e 109 verdoni tra le specie rare e tutelate dall’ordinamento vigente, oltre a fringuelli, verzellini e altri. Tra questi perfino un picchio. Un sequestro corposo, il più ingente nel territorio vicentino degli ultimi anni. La perquisizione domiciliare è scattata in seguito a un controllo di routine operato nei confronti: gli agenti di pattugliamento nella zona di Orgiano avevano contestato al cacciatore l’utilizzo di un richiamo elettronico non consentito, oltre all’abbattimento (vietato) di due uccelli selvatici protetti.
Da qui il sospetto che la condotta scorretta non si fermasse qui, e la conseguente “visita”, sicuramente poco gradita da parte dell’anziano di cui non sono state rese note le generalità, a domicilio. La “montagna di uccelli congelati” come è stata definita dalle stesse guardie provinciali ha suscitato un certo stupore tra i presenti, così come la presenza di un terreno coltivato a girasoli, altro indizio dell’attività illecita contestata al pensionato con ben più di un hobby della caccia. Questo tipo di coltivazione, infatti, attira gli uccellini di cui ne sono notoriamente ghiotti. “Alcune delle specie ritrovate sono state abbattute di recente – spiega il comandante Claudio Meggiolaro – ma la maggior parte risalgono sicuramente almeno alla stagione venatoria scorsa”.
I provvedimenti dovranno essere commisurati al numero effettivo di esemplari protetti e particolarmente protetti che la normativa distingue, con sanzioni pesanti in termini pecuniarie e possibili conseguenze anche a livello penale. Un salasso che varrà come monito ai cacciatori irrispettosi delle norme, a tutela non solo delle specie a rischio estinzione ma anche di coloro che praticano la caccia nel pieno rispetto della legge. Il gran numero di volatili morti stipati nel vano refrigeratore lascia intendere che buona parte di essi fosse destinata alla vendita nel mercato nero: un commercio sottobosco su cui gli agenti di polizia provinciale vogliono andare a fondo.