Lotta al caporalato, braccianti stranieri senza permesso di soggiorno: multe e denunce

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Primo agosto all’insegna della lotta contro il caporalato quello degli uomini dell’Arma, con risultati che anche nella nostra provincia fanno pensare rispetto ad un fenomeno purtroppo ancora molto presente. Il personale delle Stazioni Carabinieri di Barbarano Mossano e
Noventa Vicentina, coadiuvati da militari del Nucleo CC Ispettorato del Lavoro Vicenza, nell’ambito del piano nazionale denominato “contributo dell’organizzazione territoriale nel contrasto al fenomeno del caporalato“, ha eseguito quattro accessi ispettivi nei confronti di altrettante aziende operanti nel comparto produttivo agricolo.

Nell’ambito dei controlli, eseguiti da 8 militari nei comuni di Villaga e Pojana Maggiore, sono stati identificati 20 braccianti agricoli dei quali 8 stranieri extracomunitari, uno minorenne. All’esito degli accertamenti esperiti, sono stati quindi deferiti in stato di libertà 6 stranieri (S.D classe 1995 di nazionalità Indiana – K.R. classe 1970 di nazionalità indiana – I.O. classe 1976 di nazionalità Nigeriana – S.H. classe 2002 di nazionalità indiana – M.R. classe 1993 di nazionalità Albanese – L.M; classe 1997 di nazionalità Marocchina) tutti ritenuti responsabili del reato previsto dall’art. 6 c.3 D.Lgs 286/1998, in quanto sebbene regolari sul territorio nazionale, non esibivano un titolo di soggiorno valido.

Altri due stranieri (M.R. classe 1993), oltre ad un minorenne classe 2007 entrambi di nazionalità albanese, sono stati invece ritenuti responsabili del reato previsto dall’art. 10 bis D.Lgs 286/1998 in quanto entrati nel territorio nazionale senza un valido titolo di soggiorno: il più giovane inoltre, è stato deferito alla Procura della Repubblica per i Minorenni di Venezia anche perchè ritenuto responsabile del delitto ex art. 497 bis c.p. in quanto trovato in possesso di un documento di identità contraffatto rilasciato da un altro Paese comunitario. Deferiti infine in stato di libertà, i due titolari – entrambi italiani – delle aziende agricole (C.M. classe 1971 di nazionalità Italiana – G.V. classe 1955) ritenuti responsabili dei reati previsti dagli articoli art. 22 c. 12 d.lgs 286/1998 “impiego di lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno”, art. 18c. 1 lett. a d.lgs 81/2008 “mancata nomina medico competente” (4 lavoratori) e art.37, co. 1 e 2: “mancata formazione “(4 lavoratori).

A carico delle aziende ispezionate sono state altresì elevate ammende per oltre 26mila euro e sanzioni amministrative pari 18mila 260euro in relazione a diversi illeciti accertati in ambito giuslavoristico, di natura contravvenzionale e/o amministrativa.
I servizi straordinari delle forze dell’ordine che hanno portato a far emergere tali irregolarità, continueranno anche nei prossimi periodi coinvolgendo tutti i presidi alle dipendenze del Comando Provinciale e contando sempre sul qualificato apporto dei reparti speciali.