Un idraulico molesta la cliente per ottenere soldi in anticipo. Denunciato
In giurisprudenza si parla di “esercizio arbitrario delle proprie ragioni, atti persecutori,
danneggiamento”. Reati da codice penale che sarebbero stati commessi in serie da un idraulico del nuovo comune accorpato di Barbarano Mossano (D.P.G. le sue iniziali), colpevole in ipotesi di aver messo in atto atti vessatori e persecutori nei confronti di una giovane donna di 31 anni, residente a Montagnana, una manciata di chilometri oltre i confini vicentini. A raccogliere la denuncia, in stato di libertà, i carabinieri di Noventa Vicentina dopo le prime indagini tutt’ora in corso sull’uomo, un 45enne.
Delle innumerevoli storie che narrano di rapporti piccanti tra donne (per lo più casalinghe) e idraulici, questa va al di fuori del solito luogo comune. Secondo le informazioni rese pubbliche dai militari in queste ore il professionista, che lavora in proprio, dalla scorsa estate avrebbe preso di mira la ragazza, di origini pugliesi ma da tempo residente in Veneto. Alla base di quella che sembra assumere i contorni di una vera e propria persecuzione in stile stalker non ci sarebbero motivo passionali ma la pretesa di un pagamento anticipato dei lavori in corso d’opera.
Legittima o no, poco importa perchè la dinamica delle richieste, secondo la ricostruzione degli uomini dell’Arma, ha violato le leggi. Da qui l’accusa di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, sfociata poi in rabbia incontrollata e in episodi al vaglio delle indagini. Sarebbero volate parole grosse oltre a insistenti messaggi via smartphone e telefonate a ripetizione, dallo scorso mese di agosto, secondo quanto riferiscono i carabinieri.
Una condotta assillante nei confronti della donna, proprietaria di un’abitazione in via di completamento a Noventa Vicentina, ancora cantiere aperto. E poi sfuggita di mano, tanto da indurre la vittima a ricorrere all’intervento delle forze dell’ordine. In particolare dopo che l’idraulico inferocito, secondo la versione riportata, avrebbe divelto la cartellonistica presente nel sito, danneggiandola e comportando così nuove spese oltre ad accrescere lo stato d’ansia altrui. Una dimostrazione di forza che, in realtà, finora ha fatto acqua da tutte le parti visto che l’uomo rischia l’etichetta di stalker e, soprattutto, ora dovrà tappare le “falle” del suo comportamento aggressivo difendendosi in tribunale.