Soccorso Alpino con “doppia chiamata” d’emergenza ieri sui Colli Berici ed Euganei
Doppio intervento dei Soccorso Alpino di Padova quasi in simultanea nel tardo pomeriggio di domenica, nelle aree di competenza sui Colli Berici prima e sui Colli Euganei, poi, in questo caso fuori dai confini vicentini. Primo step nel comune di Val Liona per aiutare una donna veronese di 61anni, caduta malamente a terra lungo la strada bianca in località nota come Villa del Ferro.
Intorno alle 17 una spedizione di soccorso l’ha raggiunta in via Castellaro, confortandola – era molto scossa per la caduta oltre che sofferente – e prestandole le rime cure. Mentre la squadra padovana del Cnsas Veneto era quindi all’opera per accompagnare la donna al sicuro (R.S. le iniziali, residente a Zimella poco lontano da Lonigo), dolente a un arto per la frattura di polso, alla squadra impegnata è giunta una nuova richiesta da aiuto.
Dopo aver concluso il percorso nel sentiero con la 61enne caricata in barella fino al punto d’incontro con un’ambulanza del Suem in attesa, la squadra si è diretta verso la seconda area d’emergenza, rafforzata da altri 5 tecnici del pronto soccorso alpino. In questo caso a aver bisogno di aiuto qualificato era un uomo, un escursionista veneziano di Martellago (E.C. le iniziali, di 64 ann), caduto malamente nei pressi dei ruderi del monastero degli Olivetani, sul Monte Venda.
Per quest’ultimo, soccorso con l’ausilio di un elicottero del Suem 118 partito da Padova con a bordo la seconda squadra del Cnsas, è stata riscontrata una dolorosa frattura al femore di una gamba. Dieci soccorritori in tutto, in 40 minuti a piedi, si sono portati sul posto, per poi trasportare l’uomo assicurando la barella con le corde nei tratti più ripidi. Arrivati alla strada, l’infortunato veneziano è stato trasferito con l’oscurità fino all’ambulanza partita in direzione dell’ospedale di Padova.