Condanna a 8 mesi (pena sospesa) per il giovane che nel 2019 travolse e uccise un ciclista
Si chiude anche il capitolo giudiziario dopo quello di cronaca, legato a un tragico fatto risalente all’estate del 2019, quando un giovane automobilista allora 19enne travolse e uccise un 58enne veronese in bicicletta in territorio di Villaga, nel Bassovicentino. La vittima quel giorno stava pedalando su una bici da corsa al momento della collisione, morendo praticamente sul colpo per le gravi lesioni subite.
Un investimento accidentale che si rivelò purtroppo letale per Claudio Bassetto, veronese di San Vito di Legnago, travolto lungo la strada provinciale Euganea Berica intorno alle 22.30 di quel martedì 30 luglio.
Una tranquilla serata d’estate che sconvolse due famiglie, una di Barbarano Mossano – quella dell’investitore – e l’altra oltre il confine con la provincia veronese. In particolare i congiunti dell’uomo deceduto, un ex ristoratore, che persero il proprio pilastro e, dopo il funerale, si affidarono ai giudici berici per ottenere giustizia. Dopo il riconoscimento della piena responsabilità dell’oggi 21enne Samuele Fasolo, che tentò di portare i primi soccorsi all’uomo agonizzante, e il risarcimento ottenuto dall’assicurazione.
Quella sera il giovane ancora neopatentato non si avvide della presenza di un ciclista a bordo carreggiata, lungo la Sp8 in direzione sud verso Sossano, a causa della parziale oscurità e della velocità ritenuta non consona al tratto di strada che stava percorrendo quella sera. Si trovava solo alla guida di una Volkswagen Polo, che portava chiari i segni dell’impatto. Di fatto “tamponò” la bicicletta, sbalzando dalla sella Bassetto che, al culmine della sfortuna, andò a sbattere violentemente contro un cartello stradale. Un doppio impatto che si rivelò fatale per il 58enne veronese, nonostante i soccorsi del Suem sul posto, in territorio di Villaga.
La pena comminata da un giudice del Tribunale di Vicenza al termine del processo è stata fissata in 8 mesi di reclusione, ridotta in questi termini conseguentemente allo sconto di pena concesso e garantito all’imputato in virtù del rito abbreviato. Al giovane automobilista vicentino era stato contestato subito il reato di omicidio stradale e ritirata per un anno e mezzo la patente di guida.