A Kiev visita della speaker Usa Pelosi, Zelensky: “Le nostre bandiere torneranno a sventolare”
Visita a Kiev della speaker della Camera dei rappresentanti americani, Nancy Pelosi. E’ stato lo stesso presidente ucraino a comunicarlo via social, pubblicando su Twitter il video dell’incontro, cui hanno preso parte anche alcuni deputati americani. “Compiamo questa visita per ringraziarla per la vostra battaglia per la libertà. La vostra battaglia è per tutti. Il nostro impegno è essere qui fino alla fine della battaglia”, ha detto la speaker.
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha invece avuto un colloquio con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, per dar seguito al loro incontro del 24 aprile. Blinken ha illustrato i piani per il ritorno in Ucraina dei diplomatici statunitensi. I due hanno anche discusso della richiesta al Congresso Usa, di 33 miliardi di dollari in aiuti di sicurezza, economici e umanitari per rafforzare l’Ucraina e sconfiggere “l’inconcepibile guerra del Cremlino”.
Le contromosse di Mosca. Intanto il presidente della Duma, Vjačeslav Volodin, ha proposto di confiscare e vendere aziende di “Paesi non amici” come le nazioni baltiche, la Polonia e gli Usa, in risposta alla legge approvata dalla Camera dei Rappresentanti Usa che consente di trasferire all’Ucraina i beni sequestrati alle imprese russe.
E mentre i raid russi proseguono, il presidente ucraino Zelensky promette: “Le nostre bandiere torneranno a sventolare” e Kiev chiude i porti delle città occupate. Putin sarebbe pronto a dichiarare la “guerra totale”. L’annuncio, secondo i media britannici, potrebbe avvenire il 9 maggio, giorno scelto da Mosca per la parata del Giorno della Vittoria. Il Cremlino inoltre dice di avere le prove di “un attacco mortale, effettuato da nazionalisti ucraini, su una scuola e un asilo a Kherson” dove da oggi entra in circolazione il rublo. Un aereo da ricognizione russo ha poi violato lo spazio aereo svedese.
Fanno il giro del mondo intanto le immagini satellitari dell’acciaieria di Mariupol ormai distrutta. Secondo il sindaco di Mariupol, Boychenko l’esercito russo ha ucciso il doppio delle persone rispetto ai nazisti, durante la seconda guerra mondiale. “Nell’arco di due anni, fa sapere via Telegram, i nazisti uccisero circa 10.000 civili a Mariupol. Gli occupanti russi ne hanno uccisi 20.000 in due mesi. Oltre 40.000 persone sono state trasferite con la forza”, “E’ uno dei peggiori genocidi di una popolazione pacifica della storia moderna”, ha aggiunto Boychenko.
La situazione nell’acciaieria Azvostal. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che sono in totale 46 le persone che hanno lasciato il sito di Mariupol ieri, ma ne restano ancora centinaia intrappolate nella fabbrica, mentre addirittura migliaia sarebbero bloccate nell’area, a causa dell’assedio russo. I tentativi di stabilire un cessate il fuoco per evacuare i residenti sono infatti falliti, mentre Mosca e Kiev si rimbalzano la palla sulle reciproche responsabilità del fallimento.