A Washington l’atteso vertice Nato. Occhi su Biden e Meloni dice: “Sosteniamo l’Ucraina”

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È una giornata a dir poco cruciale quella di oggi a Washington dove si tiene il vertice Nato per i 75 anni dell’Alleanza. L’occasione è anche propizia per ufficializzare la nuova guida di Mark Rutte e non solo: si dà il benvenuto alla Svezia come 32esimo alleato e si osserva l’esordio internazionale del nuovo premier britannico laburista Keir Starmer. Presenti la premier Giorgia Meloni e il ministro della Difesa Guido Crosetto. Meloni, arrivata negli Usa ieri sera, dice di aspettarsi dal summit “un grande messaggio di unità” e il sostegno all’Ucraina.

A proposito di Ucraina, da Washington Meloni ha parlato chiaramente di quella che è la posizione del nostro Paese: “L’Italia porta l’attenzione necessaria sul fronte sud dell’Alleanza, che è inserito al momento nelle conclusioni del vertice”, ha aggiunto la premier spiegando che “si attende chiaramente anche il sostegno all’Ucraina”. Un sostegno, ha proseguito, “che non mancherà neppure in questo vertice”. Quanto al focus dell’Italia sul fronte sud, Meloni ha osservato che si tratta di una “dimostrazione di come la Nato deve saper immaginare il suo ruolo in un contesto geopolitico estremamente complesso”.

Gli occhi saranno puntati anche sul “padrone di casa”, Joe Biden, che arriva al vertice con una scia che lo invita a ritirarsi dopo il disastroso dibattito tv con Donald Trump. “Voglio che sappiate, nonostante tutte le speculazioni sulla stampa e altrove, che sono fermamente impegnato a restare in questa corsa, a correrla sino alla fine e a battere Trump”, aveva scritto il presidente americano in una lettera indirizzata ai parlamentari democratici. Ma ora il presidente si appresta ad affrontare un vero e proprio tour de force tra cerimonie, una cena alla Casa Bianca, lavori istituzionali, bilaterali e una conferenza stampa finale. Tre giorni in cui tutti gli occhi e le telecamere saranno puntate su di lui, pronte a cogliere qualche segnale di cedimento.