Afghanistan, Usa sganciano la “madre di tutte le bombe” su una base Isis
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Alla vigilia della Conferenza di pace sull’Afghanistan in programma oggi a Mosca gli Stati Uniti hanno sganciato una bomba sull’Afghanistan orientale con l’obiettivo di colpire l’Isis. Lo rende noto la Cnn citando fonti militari Usa. Si tratterebbe di una cosiddetta bomba MOAB, la madre di tutte le bombe non nucleari, che pesa quasi 10 tonnellate e ha la forza di distruggere tutto nel raggio di centinaia di metri. Sarebbe la prima volta che viene utilizzata in combattimento.
Il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, ha confermato che la bomba mirava a colpire “tunnel e grotte usate dai miliziani dell’Isis” e ha quindi sottolineato che nell’azione “sono state prese tutte le precauzioni per evitare vittime civili e danni collaterali”, rimandando poi al Pentagono per ulteriori dettagli. “Un’altra missione di successo, sono molto orgoglioso dei nostri militari”, ha commentato il presidente americano Trump.
E’ possibile che l’uso della super bomba sia anche un avvertimento alla Corea del Nord. Gli Usa, riferisce la Nbc citando fonti dell’intelligence, sono pronti ad un raid preventivo con armi convenzionali contro la Corea del Nord se e quando i responsabili politici saranno convinti che Pyongyang si stia preparando a un test nucleare. Le fonti credono che un test nucleare possa verificarsi durante il fine settimana.
A tal proposito il viceministro degli Esteri nordcoreano Han Song-ryol ha accusato il presidente americano Donald Trump di aver creato un “circolo vizioso” di tensioni nella penisola coreana. Il viceministro ha quindi sottolineato che di fronte a un attacco preventivo americano Pyongyang “non terrà le braccia incrociate” e che il prossimo test nucleare sarà condotto quando il quartier generale supremo nordcoreano lo riterrà più opportuno.