Ancora guai legali per Donald Trump: al via il 2 ottobre 2023 il processo per frode fiscale
Ancora guai legali per Donald Trump. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha infatti respinto la richiesta dell’ex presidente Usa, di non consegnare le proprie dichiarazioni dei redditi a una Commissione della Camera guidata dai Democratici. Con questa decisione il Dipartimento del Tesoro dovrà consegnare sei anni di documenti fiscali di Trump e di alcune delle sue società.
Trump, che la scorsa settimana ha annunciato la sua candidatura alle primarie Repubblicane per le elezioni presidenziali del 2024, ha tentato per anni di impedire che quei documenti diventassero pubblici rivolgendosi anche alla Corte Suprema.
Esulta la Commissione: “Sono passati 1.329 giorni da quando il nostro Comitato ha richiesto le dichiarazioni dei redditi di Donald Trump, quasi quanto la guerra civile americana” ha dichiarato il presidente Bill Pascrell, che aggiunge: “per 1.329 giorni, la nostra richiesta presentata ai sensi di legge è stata ritardata, ostacolata e bloccata da Donald Trump e dai suoi sostenitori nel governo e nei tribunali”.
Ma non è l’unico grattacapo per Donald Trump. Il 2 ottobre 2023 infatti, appena 13 mesi prima delle presidenziali per la Casa Bianca, partirà il processo civile a carico del tycoon e dei suoi figli per frode fiscale.
Il processo parte dall’accusa avanzata dalla procuratrice di New York Letitia James, secondo la quale l’ex presidente e i suoi tre figli hanno deliberatamente gonfiato il valore degli asset della società di famiglia per ottenere condizioni finanziarie più favorevoli dalle banche. La richiesta alla famiglia Trump è di 250 milioni di dollari in danni a nome dello stato, oltre al divieto di dirigere società.
I Trump hanno sempre negato tali accuse definendo James una persona “mossa da motivazioni politiche” e in “cerca di vendetta”. In ogni caso come ha fatto sapere Alina Habba, una dei legali che rappresentano l’ex presidente, Trump al banco degli imputati ci sarà: “I miei clienti ci saranno, tutti” ha confermato Habba.