Biden al Congresso per i suoi primi 100 giorni: “L’America si è rimessa in marcia”

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Non è più l’America first di Donald Trump. Ma un’America che “è di nuovo in cammino” quella presentata da Joe Biden, a 100 giorni dall’inizio del suo incarico come presidente Usa, davanti a Camera e Senato riuniti in seduta plenaria. E per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, due donne sono sedute alle spalle del leader della Casa Bianca: la vice Kamala Harris e la Speaker della Camera Nancy Pelosi.

“Il futuro dell’America è nelle nostre mani” ha ricordato Biden chiedendo al Congresso di appoggiare il suo piano da oltre 4 mila miliardi di dollari per il  rilancio del Paese, “il più grande dalla Seconda guerra mondiale”.

La vera novità dell’ intervento del presidente Usa è l’American Families Plan: il piano da 1.800 miliardi di dollari pensato per portare sostegno alle famiglie statunitensi più in difficoltà. Con una condizione: che a finanziare gli aiuti ai più poveri siano i più ricchi. Perché la pandemia, ha spiegato Biden, “ha solo reso le cose peggiori”. E così “mentre 20 milioni di americani perdevano il loro lavoro, i 650 miliardari in America hanno visto la loro ricchezza aumentare di oltre mille miliardi di dollari”. I fondi del nuovo Piano serviranno per migliorare i servizi per l’infanzia, ridurre le discriminazioni, favorire il lavoro femminile ed arginare la povertà.

“Ho ereditato un Paese in crisi, ora l’America è di nuovo in cammino”, ha aggiunto l’inquilino della Casa Bianca, rivendicando soprattutto il successo della  campagna di vaccinazione  con 220 milioni di dosi somministrate in 100 giorni. E ha specificato come sia il momento di  agire una volta per tutte per riformare la polizia, varare  una stretta efficace sulle armi  da fuoco e lavorare a una  riforma complessiva dell’immigrazione. In coda, il messaggio al presidente russo Vladimir Putin e a quello cinese Xi Jinping. “Non vogliamo conflitti o escalation”, ha assicurato, sottolineando però come “la democrazia è l’essenza dell’America e gli autocrati non vinceranno”.