Bielorussia, Tikhanovskaya, “pronta a fare da leader”. Lukashenko: “No a nuove elezioni”
Svetlana Tikhanovskaya si dice pronta ad “agire da leader nazionale” per riportare calma e normalità in Bielorussia. La Tikhanovskaya aveva sfidato Alexander Lukashenko alle contestate elezioni presidenziali in Bielorussia ed è fuggita dal Paese rifugiandosi in Lituania dopo i risultati del voto.
La Tikhanovskaya ha spiegato che “in Bielorussia servono elezioni reali, giuste e trasparenti che siano accettate senza condizioni dalla comunità internazionale”, ed ha spiegato che è in corso una valutazione giuridica per offrire basi solide alla convocazione di nuove elezioni, e ha insistito per la liberazione dei “prigionieri politici”.
Ma Alexander Lukashenko, al potere dal 1994, in dichiarazioni riportate dall’agenzia BelTa, ha messo in chiaro che in Bielorussia non ci saranno nuove elezioni. “Non aspettatevi mai che io faccia qualcosa sotto pressione” ha affermato, “Non ci saranno nuove elezioni”.
Intanto quasi tutte le persone detenute durante le proteste bielorusse sono state rilasciate. “L’Ufficio del Procuratore generale, in collaborazione con il ministero dell’Interno, ha lavorato per il rilascio dei cittadini detenuti per violazioni amministrative in relazione alla partecipazione ad eventi di massa non autorizzati. Praticamente tutte le suddette persone sono state rilasciate”, ha fatto sapere il procuratore generale bielorusso.
E con un tweet il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha annunciato che convocherà per mercoledì un vertice dei membri del Consiglio Europeo per discutere della situazione in Bielorussia. “Il popolo della Bielorussia ha il diritto di decidere del proprio futuro e di eleggere in modo libero il suo leader” ha scritto Michel. “La violenza contro i manifestanti è inaccettabile e”, ha concluso, “non può essere tollerata”.