Brexit, l’Ue approva all’unanimità le linee guida per il negoziato
Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
A Bruxelles è andato in scena il vertice Ue a 27 per negoziare l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa. Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, al termine ha dichiarato: “Le linee guida dell’Ue per il negoziato sulla Brexit sono state approvate all’unanimità. Un mandato politico dei 27 forte ed equo è pronto per le discussioni sulla Brexit”. Le linee guida politiche, già validate all’unanimità giovedì scorso nel Consiglio affari generali dai ministri responsabili per gli Affari europei, sono state approvate in poco tempo. “In un minuto”, ha fatto sapere un portavoce del Consiglio europeo. Mercoledì prossimo il Collegio dei Commissari varerà la “Raccomandazione” sulla direttiva tecnica per il negoziato. Questo documento poi sarà sottoposto all’esame dei 27 ed è previsto che la versione definitiva verrà approvata in una nuova riunione del Consiglio affari generali convocata per il 22 maggio a Bruxelles.
Le reazioni principali. Il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, ha ribadito che la linea rossa nei negoziati è costituita dai 3 milioni di cittadini europei che vivono nel Regno Unito. Più duro si è mostrato il presidente francese Francois Hollande, il quale invece ha detto che la Brexit avrà un prezzo per il Regno Unito, che si ritroverà in una condizione peggiore rispetto a quella in cui si trova adesso, e ha assicurato che i 27 difenderanno i loro interessi nei negoziati. Il premier Paolo Gentiloni dal canto suo ha precisato: “Bisogna ragionevolmente, con spirito non di vendetta, organizzare una separazione dalla Gran Bretagna, che avrà una complicazione tecnica-economica straordinaria. In questa complicazione noi difendiamo gli interessi italiani , non ci sono grandi pericoli per l’Italia, difendiamo gli interessi dei nostri cittadini nel Regno Unito, e difendiamo l’unità dell’Unione”. Infine, il commento della cancelliera tedesca Angela Merkel: “Vogliamo una buona relazione con la Gran Bretagna ma anche difendere i nostri interessi, finora questo è riuscito molto bene, ed è un buon punto di partenza per continuare a farlo durante i negoziati. Prima ci saranno i negoziati per la separazione e solo dopo passi avanti su questo fronte potremo parlare anche del futuro”. La strada per l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue è tracciata.