Capitol Hill, la Corte Suprema Usa concede l’immunità parziale a Trump. Biden: “pericoloso precedente”
“Un pericoloso precedente”. Joe Biden ha definito così la decisione della Corte Suprema americana di concedere una parziale immunità presidenziale a Donald Trump nel processo per l’assalto al Capitol Hill, anche se solo per gli atti ufficiali, ovvero le azioni prese nei suoi poteri costituzionali. Il tycoon, non è invece coperto dall’immunità “per le azioni prese nelle sue funzioni private”. La Corte Suprema ha quindi demandato a una corte di livello inferiore il compito di decidere modi e tempi di applicazione dell’immunità parziale.
Cosa significa? Che il processo all’ex presidente americano continuerà, ma con ulteriori rallentamenti, per lo scorporo tra atti ufficiali e atti privati. Con questa sentenza, per la prima volta dalla fondazione della nazione nel XVIII secolo la Corte Suprema stabilisce che gli ex presidenti, in alcuni casi, possono essere protetti da accuse penali . Trump, lo ricordiamo, è imputato anche per le carte segrete di Mar-a-Lago e per il tentativo di ribaltare il voto in Georgia.
Esulta Trump. Il tycoon ha definito la sentenza “una grande vittoria per la Costituzione e la democrazia” e si è detto “fiero di essere americano”.
Per Biden: la “decisione Corte è un pericoloso precedente”. “Non ci sono re in America. Ognuno di noi è uguale davanti alla legge. Nessuno è al di sopra della legge, nemmeno il presidente degli Stati Uniti” ha dichiarato l’attuale presidente commentando la sentenza. “Gli americani devono decidere se è accettabile che Donald Trump abbia incoraggiato la violenza per mantenere il potere e meritano che il processo a Donald Trump si svolga prima delle elezioni”, ha proseguito Biden parlando dalla Casa Bianca. Con questa decisione, ha aggiunto Biden, “non ci sono praticamente limiti a ciò che il presidente può fare ed è un principio fondamentalmente nuovo e un precedente pericoloso. Non sono d’accordo”. E’ “un terribile disservizio al popolo di questa nazione”, ha concluso l’inquilino alla Casa Bianca e ricandidato alle prossime elezioni.
Intanto l’ex stratega di Trump, Steve Bannon, si è consegnato alle autorità carcerarie del Connecticut, per scontare 4 mesi di carcere per oltraggio al Congresso. Bannon si era infatti rifiutato di collaborare con la commissione della Camera che indagava proprio sull’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 e sulle violenze che ne scaturirono. Bannon si è presentato al Federal Correctional Institution di Danbury e si è dichiarato “prigioniero politico”.