Catalogna, Rajoy: “Obbligati ad applicare lʼarticolo 155”. Podemos è “sotto shock”
“Il governo ha dovuto applicare l’articolo 155 della Costituzione, anche se non era un nostro desiderio”. Lo ha detto il premier spagnolo Mariano Rajoy al termine del Consiglio dei ministri straordinario sulla Catalogna. Parlando del referendum indipendentista, Rajoy ha sottolineato che si è trattato “di un processo totalmente unilaterale e contrario alla legge. Si è cercato lo scontro”.
Per il governo spagnolo il presidente catalano Carles Puigdemont si è reso responsabile di una “disobbedienza ribelle, sistematica e consapevole” degli obblighi previsti dalla legge e dalla costituzione e ha “gravemente attentato” all’interesse generale dello stato. Lo affermano le motivazioni della richiesta di attivazione dell’articolo 155 all’esame della riunione straordinaria del consiglio dei ministri a Madrid.
Rajoy ha affermato che assumerà le competenze del presidente catalano Carles Puigdemont per convocare nuove elezioni.
Le misure contro la Catalogna decise dal governo spagnolo sono state trasmesse al Senato che dovrebbe dare il via libera finale venerdì 27 ottobre. L’ufficio di presidenza della Camera Alta, formato da quattro senatori del Pp, due del Psoe e uno del partito nazionalista basco Pnv, deve fissare questo pomeriggio il calendario dei lavori.
Podemos è “sotto shock” davanti alla “sospensione della democrazia non solo in Catalogna ma anche in Spagna”. Lo ha affermato il numero due del partito “viola”, Pablo Echenique, dopo l’annuncio delle misure decise da Madrid contro la Catalogna. Il governo di Madrid ha assestato “un colpo di stato contro il popolo della Catalogna”, ha invece dichiarato Josep Lluis Cleries, deputato del Pdecat, il partito del presidente catalano Carles Puigdemont.
Tra le misure prese c’è anche il divieto per il Parlamento catalano di eleggere un sostituto del presidente Puigdemont. Quindi l’assemblea catalana eserciterà solo una “funzione rappresentativa”, non potrà adottare “iniziative contrarie alla costituzione” e Madrid avrà un potere di veto entro 30 giorni sulle sue decisioni.
Intanto per Rajoy “gli ultimi dati dell’economia in Catalogna sono preoccupanti”. Il 68,6% dei catalani è favorevole alla convocazione di elezioni per uscire dall’attuale crisi istituzionale mentre il 66,5% è contro un commissariamento della regione da parte di Madrid con l’attivazione dell’articolo 155, secondo un sondaggio Gesop pubblicato da El Periodico.
Alla domanda su che cosa dovrebbe fare ora il presidente Carles Puigdemont, il 29,3% risponde chiedendo la proclamazione immediata dell’indipendenza, il 24,8% la rinuncia all’indipendenza e il 36,5% un ritorno alle urne per evitare il commissariamento.