Consiglio europeo, niente accordo sui migranti
Niente accordo sui migranti al Consiglio europeo. Il summit a Bruxelles tra i capi di Stato dei 27 Paesi membri si è chiuso senza adottare le conclusioni sulle migrazioni. Per il presidente del Consiglio europeo, “nel corso del Consiglio europeo due Paesi su 27, la Polonia e l’Ungheria, si sono detti contrari sia alla sostanza che al metodo con cui si è arrivati ad approvare il Patto sulla migrazione, e hanno una interpretazione differente delle precedenti conclusioni ma altri 25 sono invece d’accordo”.
La premier Giorgia Meloni si dice però “Molto soddisfatta dei risultati di questo Consiglio europeo”, sottolineando come “le questioni centrali che l’Italia ha posto in questi mesi” siano “oggi una realtà: parlo di immigrazione e di concentrare l’attenzione europea sulla dimensione esterna, questione che era impensabile fino a qualche mese fa e che oggi è sostanzialmente condivisa da tutti”.
“Continuiamo a lavorare perché si possa finalmente affrontare questo tema” dell’immigrazione “in maniera strutturale” e non “scaricando il problema sul proprio vicino. Per questo, per me, la questione del Patto di immigrazione e asilo è secondaria in questo dibattito”. “Io non chiedo i ricollocamenti, non sono la mia priorità. Io chiedo, insieme, di fermare l’immigrazione illegale a monte e di farlo con un partenariato strategico con i paesi africani, che è utile anche per l’Africa”, ha proseguito.
“Non sono delusa dall’atteggiamento di Polonia e Ungheria. Non sono mai delusa da chi difende i propri interessi nazionali” aggiunge a proposito della battaglia condotta da Varsavia e Budapest contro la solidarietà obbligatoria. La scelta di Polonia e Ungheria non riguarda quella che è la mia priorità in tema di immigrazione, cioè la dimensione esterna, riguarda la dimensione interna, cioè il Patto di immigrazione e asilo”.
“Sono molto contenta del consenso che siamo riusciti ad avere da parte di tutto il Consiglio su come stiamo affrontando il rapporto con la Tunisia” spiega. “Nelle conclusioni c’è scritto che quello che noi stiamo facendo con la Tunisia può essere un modello” nel rapporto tra Unione europea e paesi del Nord Africa, ha aggiunto la presidente del Consiglio. “Credo che il ruolo dell’Italia sia stato un ruolo da protagonista in questo Consiglio europeo e credo che chiunque abbia seguito i lavori del Consiglio potrà confermarlo. Sono soddisfatta del lavoro che abbiamo fatto”, rivendica la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, prima di lasciare Bruxelles.