Corea del Nord. “Sanzioni Onu sono atto di guerra, rafforzeremo deterrente nucleare”
L’Onu sanziona. La Corea del Nord risponde. Non si ferma l’escalation di intimidazioni di Kim Jon-Un dopo le nuove sanzioni approvate dal dall’ONU. “Quel deterrente nucleare siamo pronti a rafforzarlo. E i Paesi che hanno votato a favore delle restrizioni saranno direttamente responsabili di ciò che accadrà”, fa sapere il regime di Pyongyang attraverso la sua agenzia di stampa ufficiale Kcna. La nota, firmata dal ministro degli Affari esteri, definisce “un atto di guerra” il provvedimento votato all’unanimità dalle Nazioni Unite: “Lo rifiutiamo totalmente, è un violento attacco alla sovranità” e “distrugge la pace e la stabilità della penisola coreana e della regione”. Questa è stata la prima reazione del dittatore nordcoreano alle sanzioni, più severe, votate all’unanimità dal Consiglio di sicurezza dell’ONU.
La risoluzione, presentata dagli Stati Uniti, ordina anche il rimpatrio dei nordcoreani che lavorano all’estero e contribuiscono al regime di Kim Jong-Un. La risoluzione approvata dal Consiglio intende limitare le consegne di greggio a 4 milioni di barili all’anno. Le importazioni di prodotti petroliferi raffinati della Corea del Nord, tra cui diesel e cherosene, saranno limitate a 500.000 barili l’anno prossimo contro 2 milioni di barili in precedenza. Tutti i paesi saranno in grado di intercettare, ispezionare, bloccare e confiscare le navi sospettate di trasportare merci illegali da o verso la Corea del Nord.