Corea del Nord: vendetta per sanzioni Onu “mille volte più grande”
Non si placa il botta e risposta tra Stati Uniti e Nord Corea. L’ultima in ordine cronologico è stata l’affermazione di Pyongyang secondo cui la vendetta della Corea del Nord contro gli Stati Uniti per le dure sanzioni Onu sarà “mille volte più grande”: così si legge in comunicato in cui il regime afferma che le sanzioni sono il frutto di un “odioso complotto degli Usa per isolare e soffocare” la Corea del Nord. Le misure, prosegue la nota, non costringeranno mai il Paese a trattare sul suo programma nucleare.
“Le sanzioni rappresentano una violenta violazione della nostra sovranità“, hanno tuonato le autorità nordcoreane, annunciando che il governo non parteciperà ad alcun negoziato sul nucleare fino a quando “gli Stati Uniti minacceranno il Paese”.
Proprio ieri in un incontro a Manila tra i ministri degli Esteri dei due Paesi, a margine del forum dell’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico, Pyongyang aveva respinto la proposta di dialogo di Seoul per calmierare il conflitto con gli Stati Uniti. “Tenuto conto della situazione attuale, nella quale il Sud collabora con gli Stati Uniti per accentuare le pressioni sul Nord, tali proposte mancano di sincerità”, ha dichiarato il capo della diplomazia nordcoreano.
Sempre a Manila il segretario di Stato americano, Tillerson è stato molto chiaro: “Il miglior segnale che la Corea del Nord potrebbe dare per dimostrare che è pronta a negoziare con gli Stati Uniti sarebbe quello di interrompere i lanci missilistici”
Il comunicato congiunto della Corea del Sud e Usa. “La Corea del Nord rappresenta una crescente minaccia, seria e diretta, contro gli Stati Uniti, la Corea del Sud e il Giappone, così come contro gran parte dei Paesi nel mondo”: lo hanno affermato il presidente Usa Donald Trump e il presidente sudcoreano Moon Jae-in in una dichiarazione congiunta rilasciata dalla Casa Bianca dopo un colloquio telefonico avvenuto domenica sera tra i due leader.