Corsa alla Casa Bianca, Biden: “Sono determinato a correre per la presidenza”. Gaffe su Zelensky

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Dopo il disastroso dibattito tv con Donald Trump e nonostante nuovi lapsus che hanno rischiato di rovinargli l’attesissima conferenza stampa al termine del vertice Nato a Washington, Joe Biden non molla e ribadisce la sua volontà di correre per le presidenziali di Usa 2024. Al confronto con i giornalisti l’attuale presidente degli USA si è mostrato più determinato che mai a correre per un secondo mandato dichiarando, con la schiettezza che lo contraddistingue, di essere il candidato “più qualificato” e “l’unico” in grado di battere Trump. “L’ho battuto una volta e lo farò ancora. Gli alleati europei – ha dichiarato – mi hanno detto di vincere, perché sono la persona più qualificata per essere nuovamente presidente degli Stati Uniti”.

La gaffe. La serata non è però iniziata nel migliore dei modi per il presidente, che poco prima di entrare nella sala affollata di giornalisti, ha presentato Volodymyr Zelensky sul palco del vertice Nato chiamandolo “Putin”. Biden si è ripreso subito dall’errore, ma ovviamente lo strafalcione ha fatto il giro dei media americani e gli è stato anche riproposto in conferenza stampa. Pochi minuti dopo, un nuovo svarione: il commander-in-chief ha detto “vice presidente Trump” parlando di Kamala Harris. Gaffe di cui il tycoon ha subito approfittato rilanciando sul suo social media Truth. “Bravo Joe! Ottimo lavoro!”, ha commentato sarcastico.

Al di là delle gaffe il presidente si è mostrato molto più lucido, energico e chiaro rispetto al dibattito andato in onda sulla Cnn. Oltre all’ex speaker della Camera statunitense Nancy Pelosi e alla star di Hollywood George Clooney, sono 17 i deputati e un senatore che premono però per un suo passo indietro, di cui l’ultimo subito dopo la conferenza stampa. Pelosi ha anche sentito in privato Barack Obama per parlare dell'”affare Biden”, esprimendo il timore che non riesca a vincere.

“Placherò le paure dei democratici”, ha insistito Biden sottolineando di voler correre per finire il lavoro iniziato e non per lasciare un’eredità. Un concetto che il presidente americano ripete spesso, rivendicando il suo record di leggi approvate, la sua esperienza da senatore che gli ha permesso di trattare in maniera efficace a Capitol Hill e la sua capacità di leadership internazionale.

Quanto all’elefante nella stanza, la drammatica performance al duello contro Trump, Biden ha ripetuto che era stanco e che la prossima volta “non attraverserà 15 fusi orari diversi”. Si è però irritato quando qualcuno ha ricordato la sua dichiarazione di voler andare a dormire alle otto d’ora in avanti. “Non è vero, ho solo detto che devo cambiare i miei ritmi. La mia agenda è sempre strapiena. E Trump che ha fatto dal giorno del dibattito? Ha giocato a golf, non fa mai nulla”, ha attaccato.