Covid-19 Usa, Pompeo attacca la Cina: il virus viene da un laboratorio di Wuhan
Ennesimo j’accuse degli Stati Uniti nei confronti della Cina. Ad incolpare questa volta Pechino di aver fabbricato artificialmente il Sars-CoV2, è il segretario di Stato americano Mike Pompeo che in un’intervista all’emittente Abc ha detto: “Ci sono numerose prove sul fatto che il coronavirus arrivi dal laboratorio di virologia di Wuhan”. Non solo, la Cina “ha fatto tutto quello che ha potuto per assicurarsi che il mondo non sapesse in modo tempestivo” del coronavirus, in quello che Pompeo ha definito “un classico sforzo di disinformazione comunista”.
Lo stesso politico, a metà aprile, aveva fatto notare che “l’istituto di virologia di Wuhan è solo a qualche chilometro di distanza dal mercato all’aperto” dove si sarebbe sviluppato il virus e che per questo gli Stati Uniti stanno conducendo “un’inchiesta completa su come questo si sia propagato”.
“Ricordate che la Cina ha una storia di infezioni propagate nel mondo – ha aggiunto Pompeo – e ha una storia di laboratori al di sotto degli standard. Questa non è la prima volta che abbiamo avuto il mondo esposto a virus come risultato di errori in un laboratorio cinese“.
La teoria del virus sviluppato in laboratorio era già stata smentita a metà marzo da uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Nature Medicine in cui viene dimostrata l’origine naturale del covid-19.
Quella di Pompeo è solo l’ultima di una serie di accuse partite da Washington nei confronti di Pechino: proprio per la supposta dipendenza dalla Cina nella crisi, gli Usa avevano nelle settimane passate tagliato i fondi all’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms).
E solo due due giorni fa la stessa teoria è stata accreditata dal presidente Usa Donald Trump che, parlando con la stampa alla Casa Bianca, ha detto di avere “prove che il virus arrivi da un laboratorio di Wuhan”, minacciando misure “punitive” contro Pechino.
Un’ipotesi analoga è arrivata anche dal premio Nobel Luc Montagnier, secondo il quale il virus sarebbe “uscito da un laboratorio cinese con il Dna dell’Hiv”. Una tesi anche questa già smentita da uno studio specifico pubblicato su Emerging Microbes & Infections lo scorso 14 febbraio.