Covid, Austria contraria a linee guida comuni Ue su chiusura piste da sci
Sebastian Kurz ha ribadito di essere contrario a linee guida comuni per tutti i Paesi dell’Ue sul funzionamento delle stazioni sciistiche durante la pandemia di Covid-19. Secondo il cancelliere austriaco ogni Paese dovrebbe adottare le proprie misure per riaprire varie aree, anche sportive, a seconda delle statistiche di contagio nazionali.
Ad avanzare la proposta Angela Merkel. La cancelliera tedesca, parlando al Bundestag, ha infatti annunciato che il governo federale cercherà una sospensione a livello Ue per tenere chiusi gli impianti sciistici sulle Alpi almeno fino al 10 gennaio. La cancelliera ha riconosciuto però che è difficile riuscirci vista la contrarietà dell’Austria.
Sulla linea dura si è schierata anche la Francia. Il primo ministro Jean Castex ha infatti dichiarato: “la situazione epidemiologica e quella degli ospedali non ci permette di prevedere una riapertura delle stazioni sciistiche per le vacanze di fine anno. Sarà possibile comunque godere dell’aria delle nostre belle montagne e dei negozi”, ha ricordato sottolineando però che tutte le piste e gli impianti di risalita saranno chiusi e il governo sta studiando indennizzi” per le attività colpite.
Il ministro dell’Economia francese ha quindi elogiato la “posizione di saggezza” della cancelliera Merkel. “Credo che la posizione espressa dalla Merkel sia una posizione di saggezza, è’ quella difesa dal presidente Macron dal primo giorno”, ha dichiarato Bruno Le Maire. “E’ sempre stata la posizione espressa dal Presidente della Repubblica quella di avere su questo tema uno stretto coordinamento tra i Paesi europei in modo che entrambi non siano penalizzati dalle decisioni che ciascuno potrebbe prendere”, ha specificato.
“Su questo tema, come su tutti gli altri, dobbiamo mostrare solidarietà e solidarietà significa accettare di prendere le stesse decisioni su temi in cui ci sono questioni economiche importanti, e questioni di salute che sono anche molto importanti”, ha spiegato.
In Italia il premier Conte, negli ultimi giorni, ha espresso una posizione vicina a quella della Francia e Germania, non nascondendo anche una forte irritazione per l’Austria e sulla sua ipotesi di una apertura degli impianti anche in contrasto con l’Ue.
“La decisione sull’attività sciistica è di competenza nazionale, non europea. Occorre prudenza nel revocare le misure anti-Covid perché questo può provocare la recrudescenza del virus”. Lo ha detto un portavoce della Commissione europea Eric Mamer aggiungendo: “Il nostro ruolo è fare raccomandazioni sanitarie affinché le varie attività si svolgano in condizioni di sicurezza sanitaria. Quindi c’è una vera differenza tra le due dimensioni”.