Donald Trump, comizio in Georgia: tra battute e accuse ai Biden
Sono oltre 22 milioni gli elettori americani che si sono avvalsi del sistema di ‘early voting’, prima dell’election day del 3 novembre. Il dato, ricavato da quelli riportati dalle commissioni elettorali dei vari stati, rappresenta un record. Secondo gli esperti, l’aumento del ricorso al voto anticipato è dovuto soprattutto alla pandemia di coronavirus, con molti elettori che preferiscono così evitare il possibile affollamento ai seggi dell’election day. Intanto dalla Georgia Trump attacca: “La famiglia Biden è un’impresa criminale, vanno arrestati”.
Trump ha cercato venerdì di accendere i sostenitori nella contea di Peach, tra i sondaggi che lo mostrano bloccato in una corsa serrata con il democratico Joe Biden: “Cittadini orgogliosi come voi, hanno contribuito a costruire questo paese, e insieme stiamo riprendendo il nostro paese”, ha detto Trump a una folla esultante durante un raduno all’aeroporto di Macon, in Georgia.
La votazione anticipata è in corso anche in Georgia, e così Trump ha esortato i sostenitori a “prendere amici, famiglia, vicini, e il tuo capo se hai un capo … e uscire e votare”.
Il raduno della Georgia è l’ultima tappa di una campagna elettorale multi-stato mentre Trump cerca di colmare il divario con Biden, che ha costantemente mantenuto un vantaggio nei sondaggi nazionali e in alcuni stati chiave del campo di battaglia.
Lo scandalo a cui si riferisce Trump riguarda Hunter Biden, figlio del candidato dem alla Casa Bianca Joe. Secondo il New York Post che, ha citato delle mail, Hunter, avrebbe presentato suo padre, ai tempi della vicepresidenza, a un alto dirigente della società energetica ucraina Burisma dove lavorava. Questo succedeva meno di un anno prima che l’ex vice di Obama, facesse pressioni sui funzionari del governo ucraino per licenziare un procuratore che stava indagando sulla società.
Ma i Biden si difendono: “episodio mai accaduto”. “Le indagini da parte dei media e di due commissioni del Senato a guida repubblicana sono giunte tutte alla stessa conclusione, ossia che Joe Biden ha portato avanti la politica ufficiale degli Stati Uniti nei confronti dell’Ucraina e non ha commesso alcun illecito. I funzionari dell’amministrazione Trump hanno attestato questi fatti sotto giuramento”, ha dichiarato il portavoce della campagna del candidato democratico alla Casa Bianca, Andrew Bates.
Intanto il tycoon al comizio regala battute: “Se perdo, forse dovrei lasciare il paese… competere col peggior candidato nella storia delle elezioni presidenziali mi mette sotto pressione. Riuscite a immaginare se perdessi? Cosa farei per il resto della mia vita?”, ha chiesto il presidente. “Dovrò dire ‘ho perso con il peggior candidato della storia’. Non mi sentirei troppo bene…”, ha aggiunto Trump.
Le parole del presidente, si sono trasformate in un assist per migliaia di utenti sui social. Molti hanno commentato ipotizzando un’eventuale destinazione per The Donald: la Russia di Vladimir Putin si segnala tra le mete consigliate.