Elezione Von Der Leyen, no della destra italiana. Opposizioni contro Giorgia Meloni
Ursula Von der Leyen è stata rieletta Presidente della Commissione Europea, con una maggioranza più ampia di quella richiesta: 401 voti su 360 richiesti. Tra i 284 contrari, i votanti di Fratelli d’Italia.
La spiegazione la dà Giorgia Meloni, che in conferenza stampa spiega: “Fratelli d’Italia ha deciso di non votare per la conferma di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea, rimanendo coerente con la posizione espressa nel Consiglio europeo di non condivisione del metodo e del merito”. Così la Presidente del Consiglio che poi aggiunge: “Questo non comprometterà la collaborazione su molte materie, come ad esempio l’immigrazione”. Meloni ha infine detto di “non aver ragione di ritenere” che questo voto possa “compromettere il ruolo dell’Italia nella Commissione”.
A proposito di quest’ultimo punto, il ruolo dell’Italia all’interno della Commissione, la pensano in maniera diversa le opposizioni. Secondo la segretaria del PD Elly Schlein “le destre si sono divise su questo voto ma soprattutto quello che abbiamo visto è la totale irrilevanza di questo governo in Europa”. Secondo Giuseppe Conte del M5S “Il fallimento della Meloni non significa il fallimento della Meloni o dei conservatori, che ci interessa poco, ma significa relegare l’Italia in panchina, all’ininfluenza. È gravissimo che un presidente del consiglio non abbia saputo interpretare il suo ruolo in un passaggio così fondamentale”. Su X, Carlo Calenda scrive: “Il voto di Giorgia Meloni contro von der Leyen è un grave errore e un danno per l`Italia. Il modo in cui la premier ha gestito questa partita è stato obiettivamente imbarazzante. L’esito è la scelta di schierare l’Italia in una minoranza antieuropea che accresce l’isolamento di un governo che oggi ha già pessimi rapporti con gli esecutivi di Francia, Spagna e Germania. Il problema è sempre lo stesso: Meloni non riesce mai a mettere il suo ruolo di Presidente del Consiglio davanti a quello di capo partito”.
Positivo Antonio Tajani che dice: “L’elezione di Roberta Metsola con il 90% dei voti al Parlamento Ue e l’elezione di von der Leyen alla Commissione sono un messaggio molto positivo ai mercati, agli investitori, e un chiaro messaggio di istituzioni che di fronte a una serie di difficoltà internazionali hanno deciso di offrire un progetto di stabilità. E’ la prima cosa da fare se vogliamo avere una strategia, senza stabilità diventa velleitaria”. Secondo la Lega e Matteo Salvini, invece, “Con la complicità dell’ennesimo inciucio, eletta Ursula von der Leyen a capo della Commissione europea. Un altro schiaffo a colpi di nuove tasse green, sbarchi e guerra, contro il voto di milioni di cittadini che chiedevano un cambiamento netto a Bruxelles. La Lega ha votato NO e, insieme ai Patrioti (terzo gruppo all’Europarlamento), non starà a guardare, difendendo a tutti i costi la sicurezza, il lavoro e l’orgoglio degli italiani”.