Elezioni in Alabama: il democratico Jones batte il repubblicano Moore
Il democratico Doug Jones ha vinto le elezioni in Alabama per un seggio al Senato degli Stati Uniti. Con il 99% dei voti scrutinati Jones ha ottenuto il 49,5% dei consensi (640.520 voti) contro il 48,8% del candidato repubblicano appoggiato dal Presidente Donald Trump Roy Moore (631.576 voti). Uno scarto talmente limitato da far chiedere a Moore di finalizzare il conteggio dei voti prima di concedere la vittoria all’avversario. Una vittoria data solo da una manciata di voti, ma che rappresenta di fatto uno schiaffo al Presidente statunitense Trump e un duro colpo anche per l’intero partito repubblicano, che perde un prezioso voto al Senato, dove deteneva una maggioranza già risicata di 52 seggi su 100.
Doug Jones esulta ed esalta lo spirito del suo Stato, l’Alabama, i cui abitanti hanno più cose che li accomunano di quelle che li dividono. “Abbiamo mostrato non solo all’Alabama ma al Paese che possiamo essere uniti” ha dichiarato Jones, commentando il voto e citando Martin Luther King Jr: “L’arco dell’universo morale è lungo, ma tende verso la giustizia”. La vittoria di Jones in Alabama ha il sapore di un’impresa che sembrava impossibile e sulla quale, forse, potrebbe aver influito il voto afroamericano e il sostegno dato nelle scorse ore anche dall’ex presidente Barack Obama in persona, che ha esortato tutti a recarsi alle urne.
E se Moore dal canto suo non ha ancora riconosciuto la vittoria al suo sfidante, il presidente Donald Trump, mostrando fair play si è congratulato su twitter con il democratico, sottolineando però anche che i repubblicani avranno molto presto un’altra chance per quel seggio.
Moore non era stata nemmeno la prima scelta del partito e nemmeno del Presidente, che alle primarie repubblicane aveva sostenuto come candidato Luther Strange, più gradito all’establishment Gop. Nei confronti di Moore pendevano inoltre alcune accuse di molestie sessuali, in seguito alle rivelazioni del Washington Post secondo cui Moore aveva assalito sessualmente quattro donne all’epoca minorenni mentre lui era un noto avvocato ultratrentenne. Trump ha taciuto per settimane sulla vicenda, ma poi si è deciso ad abbracciare la causa di Moore.