Elezioni in Baviera: crollo Csu, boom Verdi al 18%
Terremoto politico in Baviera. Alle elezioni regionali la Csu crolla al 37,3% incassando il peggior risultato dal 1950. L’unione cristiano-sociale rimane primo partito ma sarà costretta a governare con una coalizione, che si annuncia comunque problematica. La campana suona anche per la Spd, che dimezza i suoi voti (9,5%) e la doppia sconfitta annuncia nuove turbolenze per la Grosse Koalition della cancelliera Angela Merkel. Boom dei Verdi che con il 17,8 % dei voti diventano secondo partito. Ottimo risultato per i Freie Waehler che conquistano l’11,6%. Entra in forze nel Parlamento regionale l’estrema destra di AfD, sia pure non nelle dimensioni sperate.
Molto alta l’affluenza alle urne per queste elezioni regionali. A votare infatti sono andati il 72% dei 9,5 milioni degli elettori contro il 63,6% della precedente tornata, che risale al 2013.
“Un risultato doloroso” per il candidato presidente della Csu Markus Soeder che ha commentato così gli exit poll: “Non è un giorno facile per noi. Ma una cosa è chiara: non solo siamo il partito più forte, ma abbiamo anche un chiaro mandato a governare. Adesso bisogna costruire un governo stabile per la Baviera”. Soeder ha poi aggiunto: “Parleremo con tutti i partiti, ma non tratteremo con Afd”. Ha anche affermato che “le liti non hanno aiutato” e che adesso bisogna andare avanti “con spirito costruttivo e maggiore ottimismo”.
Risultato storico invece per la leader verde Katharina Schulze che ha specificato “chi corre dietro alla destra perde. Al contrario, chi sostiene la libertà, l’uguaglianza e lo Stato di diritto vince”.
In italia esulta il governo giallo-verde. “A maggio l’Europa cambierà volto!” scrive su facebook Di Maio, prevedendo un “terremoto politico”. “Sarà la fine dell’austerità e l’inizio della solidarietà”, aggiunge. “In Baviera ha vinto il cambiamento e ha perso l’Unione europea, il vecchio sistema che malgoverna da sempre a Bruxelles” – scrive invece in una nota il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini – “Sconfitta storica per democristiani e socialisti, mentre entrano in tanti, e per la prima volta nel Parlamento regionale, gli amici di Afd. Arrivederci Merkel, Schultz e Juncker”, aggiunge.