Elezioni in Israele: sfida Netanyahu-Gantz
Seggi aperti dalle 7 in Israele dove oltre 6 milioni di elettori sono chiamati oggi alle urne per eleggere la nuova Knesset, formata da 120 membri, e dare un verdetto sulla sorte politica del premier Benjamin Netanyahu che insegue un quinto mandato con la spada di Damocle delle accuse in tre casi di corruzione.
Situazione che ha dato slancio al nuovo partito Blu e Bianco guidato dall’ex capo dell’esercito Benny Gantz e dall’ex ministro delle Finanze, Yair Lapid. La maggior parte dei sondaggi accreditano più seggi alla lista centrista del generale Gantz che a quella del Likud, il partito di destra di Benyamin Netanyahu, ma le proiezioni sui risultati degli altri partiti, che potrebbero allearsi con il Likud, indicano che Netanyahu avrebbe più chance di formare una coalizione di governo rispetto a Benny Gantz.
Un’elezione che mette di fronte due persone con qualificatissime credenziali di sicurezza l’una contro l’altra e che fa scivolare in secondo piano la questione-difesa dello stato ebraico rispetto alle precedenti campagne elettorali. I partiti piccoli potrebbero rivelarsi artefici delle nomine o orientare le alleanze se non riuscissero a raggiungere la soglia del 3,25%. Tra questi ci sono: Zehut, guidato da un religioso ultranazionalista ebreo la cui popolarità è aumentata da quando ha chiesto la legalizzazione della marijuana; Kulanu, un partito focalizzato sull’economia guidato dal ministro delle Finanze Moshe Kahlon, che ha fatto campagna sul costo della vita che resta ancora molto alto; Yisrael Beitenu, guidato dall’ex ministro degli Esteri e della Difesa Avigdor Liberman, la cui popolarità è in flessione per gli scandali di corruzione in cui sono rimasti invischiati altri leader del partito.
Diversi fattori di incertezza suggeriscono comunque prudenza agli analisti, a iniziare dal partito degli indecisi che sciolgono i propri dubbi solo a poche ore dal voto e dalla molteplicità delle liste. Cinque sondaggi attribuiscono tra i 28 e i 32 seggi alla lista Blu e Bianco del generale Gantz, e 26 o 27 al Likud. Nel sistema israeliano, gli elettori eleggono i loro deputati, ma il capolista non è necessariamente la persona alla quale il presidente affida l’incarico di formare una coalizione di governo.Un quinto mandato renderebbe Netanyahu il premier più longevo di sempre in Israele.