Francia al voto: è il giorno delle elezioni legislative anticipate. Vola l’affluenza in Nuova Caledonia

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Francia al voto, oggi, per le elezioni legislative anticipate volute da Emmanuel Macron dopo il risultato deludente alle europee. Per la prima volta l’estrema destra bussa alle porte del potere con la convinzione di poter entrare dopo decenni nel “Palazzo”.

Sono 49 milioni i francesi chiamati a rinnovare – con 3 anni di anticipo – i 577 deputati dell’Assemblee Nationale.  Il Rassemblement National di Marine Le Pen resta il grande favorito secondo i sondaggi. L’estrema destra nell’insieme è attorno al 35%. Staccata, l’attuale maggioranza macroniana di Ensemble, al 20%. Se il partito di estrema destra dovesse ottenere 289 seggi, imporrà a Macron una coabitazione di governo scegliendo Jordan Bardella come primo ministro. Tuttavia, se nessuno dei tre blocchi in corsa dovesse centrare l’obiettivo, si aprirebbe uno scenario critico per il capo dello Stato, che si ritroverebbe un’Assemblea nazionale frammentata, con il forte rischio di un Paese ingovernabile.

Seggi aperti dalle 8 alle 18, con alcune eccezioni: a Parigi e Montpellier si potrà votare fino alle 20. I primi a votare sono stati già ieri gli elettori di Saint-Pierre-et-Miquelon, un piccolo arcipelago nell’Atlantico settentrionale, a cui seguono i connazionali degli altri territori francesi in altri continenti, come per esempio gli abitanti della Polinesia francese.

Già alta l’ affluenza alle urne in Nuova Caledonia, territorio francese nel sud del Pacifico. “L’affluenza stimata alle 12.00 (le 3:00 in Italia) era del 32,39%. Alle elezioni precedenti, nel 2022, era stata del 13,06% e del 15,76% nel 2017”, ha annunciato l’Alto commissariato della Repubblica in un comunicato. Poi ha aggiunto: “Il voto si sta svolgendo a larga maggioranza, senza incidenti e in modo sicuro”. La tensione nell’arcipelago rimane alta dopo i disordini causati dalla riforma elettorale respinta dal movimento pro-indipendenza.