G20 di Roma, trovato l’accordo sul clima: soglia a 1,5 gradi
Dopo tante notizie contraddittorie, dubbi e annunci vaghi, nell’ultima giornata di lavori è finalmente arrivata la bozza di intesa finale sul clima al vertice del G20 di Roma. Previsti: uno stanziamento di 100 miliardi per il clima ai Paesi a basso reddito e l’accordo sul limite della temperatura a 1,5 gradi e non più a 2. Ricordiamo che al centro della giornata di sabato 30 ottobre, era stato raggiunto l’accordo sulla tassazione globale alle multinazionali e un impegno comune alla condivisione delle dosi di vaccini contro il Covid con i Paesi a basso reddito.
La coincidenza voluta dai grandi della Terra. Il negoziato odierno infatti si è aperto proprio in concomitanza con la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima: la Cop26 di Glasgow. Obiettivo posto dall’Unione europea: raggiungere zero emissioni entro il 2050. Ma l’Europa produce solo il 7-8% delle emissioni: per questo motivo, Cina, India e Russia sono imprescindibili.
Le reazioni. Il premier Mario Draghi commenta: “Vinciamo o falliamo insieme. Come G20 abbiamo la responsabilità di mostrare la nostra leadership e guidare il mondo verso un futuro più sostenibile”. Mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel dice: “Stiamo mandando un messaggio molto chiaro: siamo ancora più ambiziosi rispetto all’Accordo di Parigi”. La Merkel poi ricorda: “Questo G20 ha un’importanza cruciale perchè avviene alla vigilia della Cop26”.
La precisazione della Russia. Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov sottolinea: “Il 2050 non è un numero magico, se questa è l’ambizione dell’Ue, altri Paesi hanno altre ambizioni. La Russia cercherà di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2060”. Lavrov aggiunge: “Il 2050 era stato concordato in ambito G7, quindi non è stato elegante presentarlo al G20, non è stato rispettoso degli altri Paesi del G20”. Lavrov infine ha ringraziato la presidenza italiana per aver aiutato la negoziazione a Roma.