G7. Trump non appoggia il comunicato ufficiale. Francia e Germania contro gli Stati Uniti
Colpo di scena alla chiusura del summit: “Ho dato istruzioni di non appoggiare il documento finale del G7“. Questo il tweet che ha lasciato tutti di sorpresa. Cinguettio proveniente dall’Air Force One, mentre Trump era in viaggio verso Singapore per il vertice con Kim Jong un. Un annuncio shock, senza precedenti nella storia: gli Stati Uniti non firmeranno le decisioni prese dai sette leader delle potenze industrializzate. Si tirano indietro dopo aver accettato in un primo momento le conclusioni del vertice. Una rottura con gli alleati dalle conseguenze a questo punto davvero imprevedibili.
Il presidente americano, nel tweet se la prende con le parole definite “false” di Trudeau. Poi aggiunge: “Stiamo pensando a dazi sulle auto importate negli Usa”. Dazi già invocati prima del vertice.
Le parole di Troudeau che hanno fatto infuriare Trump. “Noi canadesi siamo gentili, siamo ragionevoli, ma non ci faremo maltrattare”. È questa l’affermazione che ha fatto scattare il tycoon. Il canadese, durante la sua conferenza stampa a Charlevoix, ha criticato duramente i dazi su acciaio e alluminio decisi dalla Casa Bianca contro Canada, Messico ed Europa. “Ho detto direttamente al presidente americano – ha affermato Trudeau – che i canadesi non lasceranno facilmente che gli Stati Uniti vadano avanti con tariffe significative contro la nostra industria dell’acciaio e dell’alluminio. E non lasceranno che questo avvenga per presunti motivi di sicurezza nazionale dopo che i canadesi dalla prima guerra mondiale in poi si trovano spalla a spalla con i soldati americani in terre lontane dove ci sono conflitti. Per noi – ha concluso Trudeau – questo è un insulto”.
Trump nel tweet di rottura ha poi definito il premier canadese “molto disonesto e debole” per aver apostrofato, nel corso della sua conferenza stampa finale del G7, le tariffe statunitensi come “un insulto”. “Visto che il Canada sta caricando tariffe massicce sugli agricoltori, sui lavoratori e sulle società americane, ho dato istruzione di non sostenere il comunicato finale”, ha quindi scritto Trump, affermando anche che i dazi Usa “in risposta al premier canadese saranno del 270% sui latticini”.
Ira della Francia. “La cooperazione internazionale non può dipendere da attacchi di rabbia e piccole parole”, ha denunciato l’Eliseo senza mezzi termini. “Abbiamo trascorso due giorni lavorando sul testo e sugli accordi. Noi ci impegniamo a rispettarlo e chi ci ha voltato le spalle mostra incoerenza e inconsistenza. La Francia e l’Europa continuano a sostenere questa dichiarazione”, ha sottolineatola delegazione francese.
Rabbia e delusione anche dalla Germania. Con un tweet di 280 caratteri, Donald Trump “ha distrutto la credibilità del G7”, per ricostruire la quale ci vorranno anni. E’ la condanna del ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas. La Casa Bianca replica: “Justin Trudeau ha pugnalato gli Stati Uniti alle spalle”.