Gaza, nuovo round negoziale a Doha. In Libano spari contro ambasciata Usa

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Ennesimo tentativo di negoziazione su un cessate il fuoco a Gaza. Una delegazione egiziana incontrerà oggi le controparti del Qatar e degli Stati Uniti a Doha per arrivare a un accordo sulla tregua. Secondo gli Usa “la palla è nel campo di Hamas” perché ”Israele ha accettato la proposta” elaborata dall’Amministrazione Biden. Ma ieri un alto funzionario di Hamas in Libano, Osama Hamdan, ha fatto sapere che per l’organizzazione non è possibile accettare un accordo che non garantisca una posizione chiara da parte di Israele sul cessate il fuoco permanente e che non preveda un ritiro completo delle Forze di difesa israeliane dalla Striscia di Gaza.

E oggi Benjamin Netanyahu rilancia: “Siamo pronti ad un’azione molto forte nel nord. In un modo o nell’altro ripristineremo la sicurezza al nord del Paese” ha detto il premier israeliano che questa mattina ha visitato Kiryat Shmona, dove ieri sono divampati gli incendi dopo il lancio di droni dal Libano.

Proprio in Libano questa mattina quattro uomini armati hanno provato ad attaccare l’ambasciata Usa che si trova nel sobborgo Awkar di Beirut. Lo riferisce un funzionario della sicurezza libanese ad Associated Press, precisando che uno dei 4 ha guidato per portare gli uomini armati fino al posto e gli altri 3 hanno aperto il fuoco. Dei 3 che hanno sparato, uno è stato ucciso, uno è fuggito e il terzo – un uomo siriano – è stato ferito e arrestato dall’esercito libanese.

Intanto la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, a maggioranza repubblicana, ha approvato un provvedimento per sanzionare la Corte penale internazionale dell’Aia dopo la richiesta di mandato di arresto internazionale nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e del suo ministro della Difesa Yoav Galant. Il provvedimento ha ottenuto 247 voti a favore e 155 contrari. Anche 42 democratici hanno votato con i repubblicani.