Gaza, vicino l’accordo per il rilascio degli ostaggi. Sullivan: “Si può chiudere questa settimana”

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Dopo un lungo periodo buio, l’accordo per il rilascio degli ostaggi a Gaza sembra essere finalmente a un passo. Decisivo sarebbe stato l’incontro avuto nella notte cruciale di Doha, dove si sono incontrati l’inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, il primo ministro del Qatar al Thani e il direttore del Mossad David Barnea. “Esiste una concreta possibilità di concludere l’accordo questa settimana, prima che il presidente Joe Biden lasci la Casa Bianca”, ha dichiarato il consigliere per la sicurezza Usa Jake Sullivan a Bloomberg.

Secondo i media israeliani, al-Thani ha incontrato i rappresentanti di Hamas, mentre Witkoff ha parlato con la delegazione israeliana. In entrambi i casi è stato detto che in caso di mancato accordo tanto Israele che Hamas pagheranno il conto. Ma le attenzioni sono concentrate sugli ostaggi: il documento che contiene la bozza di accordo è stato approvato anche dai leader di Hamas all’estero e la sigla dell’intesa ora dipende esclusivamente dal capo dell’organizzazione terroristica, Muhammed Sinwar, fratello del leader Yahya ucciso dall’Idf ed erede legittimo del terrore a Gaza: “La decisione che trasformerà i negoziati in un accordo definitivo è nelle sue mani”, ha commentato una fonte di alto livello israeliana, molto vicina ai colloqui.

Dalla Striscia intanto un comunicato rilanciato su Telegram promette speranza: rivolto ai detenuti palestinesi in Israele, il gruppo li informa che “sono vicini alla liberazione”. A Washington, la Casa Bianca ha fatto sapere che nella mattinata di lunedì Joe Biden ha avuto un colloquio telefonico con l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani e che entrambi hanno sottolineato “l’urgente necessità di un accordo”. L’emiro inoltre ha incontrato a Doha l’inviato di Biden Brett McGurk e l’inviato di Trump Steve Witkoff. Successivamente ha ricevuto la delegazione di Hamas guidata dal capo negoziatore Khalil a Haya. Mentre in serata, una fonte della sicurezza turca ha fatto sapere che il capo dell’intelligence di Ankara, Ibrahim Kalin, ha parlato al telefono con i funzionari dell’ufficio politico di Hamas per discutere dei “progressi e dello stato attuale dei negoziati”. Insomma, restano ore drammatiche. Ma mai come come in queste ore la soluzione sembra vicina.