Gerusalemme capitale, l’Onu boccia la decisione di Trump: 128 sì a risoluzione, 9 no
Schiaffo a Donald Trump dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che boccia la decisione del presidente americano di spostare l’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme, con l’implicito riconoscimento della Città Santa quale capitale di Israele. Contro la risoluzione Usa – che avevano esplicitamente minacciato di rappresaglia i Paesi che si sarebbero espressi contro di loro – hanno votato in 128, tra cui l’Italia, mentre in 9 hanno votato a favore e 35 si sono astenuti.
Sul tabellone di conteggio dei voti si legge che hanno votato contro la risoluzione sono: Guatemala, Honduras, Isole Marshall, Micronesia, Nauru, Palau, Togo e ovviamente Israele e Stati Uniti. Contro tutti i principali Paesi Ue, a partire da Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania e Spagna. Tra i 35 astenuti: Australia, Canada, Argentina, Polonia, Romania, Filippine e Colombia.
Contrariata la reazione del premier israeliano Benyamin Netanyahu che ha rigettato la risoluzione. “La città – ha detto – è la capitale di Israele, che l’Onu la riconosca o no”. Ma i palestinesi all’Onu denunciano l’ “aggressione alla nazione araba e ai musulmani nel mondo”.
La convocazione dell’Assemblea generale è stata richiesta dai rappresentanti di Turchia e Yemen, a seguito del veto posto il 19 dicembre dagli Stati Uniti a una bozza di risoluzione simile proposta dall’Egitto al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Nell’Assemblea generale, nessuno dei 193 stati rappresentati possiede il potere di veto, a differenza del Consiglio di Sicurezza dove i membri permanenti Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti possono bloccare con un solo voto qualsiasi risoluzione.